La Giornata Mondiale del Malato Reumatico è l’occasione internazionale, che ricorre ogni anno nel mese di ottobre, nata per dare voce alle malattie reumatiche (se ne legga approfonditamente nel box in calce).
Per l’occasione l’ALOMAR (Associazione Lombarda Malati Reumatici), proporrà domani, mercoledì 4 settembre, in Piazza Città di Lombardia a Milano (ore 9.30-17.30), un’intera giornata di prevenzione e diagnosi precoce per le malattie reumatiche, ma anche varie altre iniziative, in un tendone allestito a tal proposito, tra cui sessioni gratuite e aperte a tutti di yoga, tai chi chuan*, NIA**, danzaterapia, sambaterapia e terapia occupazionale, tenute da esperti che già collaborano con l’Associazione e che hanno ottenuto positivi risultati nella promozione del benessere psicofisico delle persone.
«Questa nostra iniziativa – spiegano dall’ALOMAR – servirà a promuovere in Lombardia una corretta conoscenza delle malattie reumatiche, a dare valore alla diagnosi precoce e a ovviare, almeno per un giorno, alle lunghe liste d’attesa. Ci rivolgeremo in particolare a chi soffre di dolori articolari da tempo e desidera avere un consulto specialistico, ma anche a chi desidera approfondire, a chi vive già con una condizione reumatica o a chi vuole fare rete insieme a noi». (S.B.)
*Il tai chi chuan è una disciplina che aiuta a rilassare la muscolatura, a sciogliere le articolazioni, a migliorare la circolazione, a mantenere l’equilibrio e a riconciliarsi con il proprio corpo attraverso la consapevolezza.
**La NIA è una pratica di movimento che integra l’espressività della danza, alla precisione delle arti marziali, alla forza e alla saggezza delle terapie corporee.
Per approfondire, accedere alla pagina dedicata all’evento nel sito dell’ALOMAR. Per ulteriori informazioni: Silvia Ostuzzi (silviaostuzzi.alomar@gmail.com).
Le malattie reumatiche e l’impegno dell’ALOMAR
Le malattie reumatiche – che interessano direttamente o indirettamente le articolazioni – sono numerose: comunemente si dice infatti che ne esistano più di un centinaio, differenti tra loro anche di molto, per frequenza e gravità. Inoltre, la maggior parte di esse ha una rilevante importanza medico-sociale per la vasta diffusione e per il potenziale di disabilità. Basti citare in tal senso patologie come l’artrite reumatoide, le gravi artrosi, le osteoporosi, la gotta o l’endocardite reumatica. I reumatismi infiammatori cronici, poi, sono una sfida aperta anche dal punto di vista scientifico, in quanto ad oggi non ne sono note le cause. E ancora, tra le altre patologie reumatiche, vi sono ad esempio le connettiviti sistemiche, che vanno studiate meglio e che sono tipicamente malattie dovute al concatenarsi di diverse cause e quindi ancora difficili da diagnosticare.
Tra i fattori responsabili, svolgono un ruolo di volta in volta più o meno importante cause genetiche, ambientali (tra cui probabilmente fattori infettivi), endocrine (in particolare gli ormoni sessuali), oltre a fattori genericamente definibili come stressanti, sia in senso fisico che psicologico.
Nei suoi primi trent’anni di attività, l’ALOMAR ha raccolto fondi anche per progetti di ricerca e borse di studio, elargendo diverse migliaia di euro. Il rilevante impatto che le malattie reumatiche hanno sullo stato di salute e di benessere della popolazione fa sì che sia urgente una loro conoscenza più approfondita a livello socio-culturale, oltre che medico-scientifico.
«Nel nostro Paese – ha sottolineato in varie occasioni Maria Grazia Pisu, presidente dell’ALOMAR – l’assistenza al malato reumatico è purtroppo ancora molto lacunosa e incompleta. È pertanto compito anche dell’opinione pubblica – di concerto con le Associazioni volontarie dei Malati Reumatici – sollecitare costantemente le Autorità Accademiche e quelle Sanitarie, perché alla Reumatologia venga dato maggior spazio nella formazione del medico, nella ricerca scientifica e nell’assistenza sia ambulatoriale che ospedaliera».