«Abbiamo collaborato a questo progetto perché sappiamo bene che poter vedere da vicino le bellezze di una città per un ipovedente o poterle toccare per un cieco, ci fa sentire ancora più cittadini, anche perché qualunque azione diretta anche a un pubblico con disabilità, deve essere portata avanti insieme alle persone con disabilità».
Lo ha dichiarato Ivan Galiotto, presidente dell’UICI di Modena (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), durante l’inaugurazione, avvenuta in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, del percorso tattile denominato A portata di mano, riguardante il sito di Piazza Grande a Modena, da vent’anni patrimonio Unesco dell’Umanità, iniziativa rivolta soprattutto alle persone con disabilità visiva o con dislessia, ma utile a tutti.
Insieme a Galiotto, erano presenti per l’occasione anche Gianpietro Cavazza, vicesindaco e assessore alla Cultura di Modena, Francesca Piccinini, che dirige i Musei Civici e coordina il Sito Unesco di Modena e Giacomo Guaraldi del Servizio Accoglienza Studenti con Disabilità e DSA (disturbi specifici di apprendimento) dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Per proporre dunque un nuovo approccio alle opere scultoree e architettoniche del sito, tramite la multisensorialità, consentendo di scoprire non solo con gli occhi Piazza Grande, il percorso si compone di quattro riproduzioni in scala 1 a 1 realizzate da 3DArcheolab: due sculture del Duomo e due della Ghirlandina, ciascuna con un campione della stessa pietra con cui sono state scolpite. A fianco è collocato un modello in scala 1 a 200 dell’intero sito, con i profili degli edifici che si affacciano sulla piazza, ispezionabile all’interno e scomponibile in più parti, realizzato in resina con stampa 3D da Justprint3D, sponsor tecnico del progetto.
«Chi guarda con gli occhi – spiegano gli ideatori – coglie immediatamente, in modo sintetico, forma, luce e colore di un oggetto. Chi guarda con le mani, invece, ha bisogno di tempo e di procedere gradatamente in modo analitico. La vista permette di conoscere le cose da lontano, a maggior ragione in un complesso caratterizzato da un apparato scultoreo collocato anche a decine di metri di altezza, mentre il tatto solo quelle, appunto, “a portata di mano”».
Sono questi, pertanto, i motivi che hanno portato il Coordinamento del Sito Unesco di Modena a proporre un percorso che favorisse l’accessibilità al complesso e incentivasse l’inclusione di un pubblico nuovo, con un’opportunità offerta non solo a persone con deficit visivo, che ne rappresentano il destinatario privilegiato.
«Nel ventennale del nostro Sito Unesco – ha sottolineato in sede di presentazione il vicesindaco Cavazza – il senso di questo progetto vuole essere quello di favorire per tutti l’accesso a una bellezza che appartiene a tutti».
Da ricordare poi che tutte le opere hanno una didascalia in nero e in braille e si possono toccare, ammirare e conoscere da vicino. Nel sito di Unesco Modena sono disponibili anche alcune brevi schede di approfondimento. Quei testi sono stati pensati per tutti, ma in particolare per un pubblico non vedente, ipovedente e con dislessia. Tutte le riproduzioni visibili nel percorso tattile e quelle del kit didattico sono state realizzate infine grazie ai rilievi laser scanner 3D di GEIS (Geomatics Engineering Innovative Solutions).
Ma non è tutto. Grazie infatti al sostegno del Soroptimist Club di Modena, sono stati realizzati due kit didattici per le scuole, collegati al Progetto A scuola con l’Unesco: il Duomo, la Torre e Piazza Grande raccontano, ognuno dei quali si compone di cinque riproduzioni in scala 1 a 200 di alcuni particolari della Porta della Pescheria (i mesi di giugno e novembre; le favole del lupo e della gru e quella della volpe finta morta; il particolare dell’archivolto con Re Artù).
La progettazione e la realizzazione del percorso è il frutto di un lavoro di gruppo, coordinato da Luana Ponzoni e Simona Pedrazzi dei Musei Civici, con Ivan Galiotto e Nadia Luppi dell’UICI, Elisabetta Genovese, delegato del Rettore per la Disabilità dell’Università di Modena e Reggio Emilia e il già citato Giacomo Guaraldi.
Il progetto si è avvalso di un contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. (S.B.)
In questo mese di dicembre, si può accedere liberamente al percorso tattile A portata di mano, da lunedì a venerdì dalle 9 alle 14), il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 (chiuso il 25 e 26 dicembre). Per ulteriori informazioni e approfondimenti: uicmo@uiciechi.it.