Tramite una Delibera approvata il 29 dicembre scorso, la Regione Veneto ha istituito due Centri di Riferimento regionali ad altissima specializzazione per la presa in carico di minori, adolescenti, e adulti con disturbi dello spettro autistico, che avranno sede presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e presso l’AULSS 2 Treviso.
«La Delibera – si legge in una nota prodotta dall’Ente – assegna tra l’altro ai due Centri funzioni diversificate, in coordinamento tra loro e con compiti anche di coordinamento dei servizi per le persone autistiche nell’ambito dell’intera rete sanitaria regionale».
Per quanto riguarda Verona, il nuovo Centro verrà presentato il 15 gennaio, nel corso di una conferenza stampa presso la Sala del Consiglio dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (Piazzale Stefani, ore 11.30), cui parteciperanno Luca Coletto, assessore alla Sanità della Regione Veneto, Francesco Cobello e Chiara Bovo, rispettivamente direttore generale e direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata e Leonardo Zoccante, responsabile presso la stessa della Neuropsichiatria Infantile, oltre a rappresentanti delle Fondazioni Cattolica e Cariverona e delle Associazioni ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), ANTS per l’autismo, Coffagra, Sguardi di Luce, Gruppo Asperger Veneto e CAV (Coordinamento Autismi Veneto).
«Il Centro – come spiegano dall’Azienda Ospedaliera Universitaria veronese – si occuperà della diagnosi precoce, degli accertamenti eziologici e degli approfondimenti internistici. Sarà per altro costituita un’équipe formata non solo da neuropsichiatri infantili e psicologi, ma anche dalle figure mediche specialistiche in grado di occuparsi di tali approfondimenti (neuroradiologi, genetisti, gastroenterologi, otorinolaringoiatri, allergologi, immunologi, endocrinologi ecc.). La struttura avrà inoltre il compito di formare e qualificare gli operatori sanitari delle équipe multidisciplinari territoriali dedicate ai disturbi dello spettro autistico, circa gli strumenti di valutazione da utilizzare e i percorsi diagnostici, in base alle più recenti ricerche scientifiche. Definirà infine gli interventi abilitativi precoci e intensivi, partendo da una valutazione funzionale multidisciplinare e utilizzando gli strumenti più idonei. Il tutto in coordinamento con la Regione e con l’Istituto Superiore di Sanità». (S.B.)
A questo link è disponibile il testo integrale prodotto dalla Regione Veneto, dedicato alla Delibera di cui si parla nella presente nota. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficio.stampa@aovr.veneto.it.