«Sembra un vero dramma di Manzoni, sin dal suo concepimento, la gestione dell’Assegno di Cura da parte della Regione Puglia, destinato ai disabili gravissimi»: lo si legge in una nota del Comitato 16 Novembre, in cui vengono appunto elencate una serie di contestazioni a quel Bando della Regione Puglia che testualmente aveva previsto «l’accesso prioritario a persone gravemente non autosufficienti che vivono in contesti familiari più fragili in quanto esposti al degrado sociale e a maggior fragilità economica». E invece, secondo il Comitato, una vera e propria “via crucis” è incominciata sin dalle difficoltà incontrate nella compilazione, per arrivare poi a una valutazione dei requisiti a dir poco discutibile, portando al paradosso che «mentre prima numerose persone collegate ventiquattr’ore su ventiquattro ai macchinari salvavita percepiavano l’assesgno di sostegno sociale, oggi sono invece escluse, pur versando in condizioni di gravissima disabilità».
«Valutiamo l’utenza per la condizione di gravissima disabilita – conclude la nota (il testo integrale è disponibile a questo link) -, in caso contrario questo bando è da rifare, perché è nato male e sta proseguendo peggio. Siamo in attesa di sostegno sociale dal 14 luglio 2017, quindi da sei mesi le famiglie che si fanno carico di un disabile gravissimo stanno sostenendo gli stessi costi che sostenevano prima, senza alcuna certezza di poter rientrare fra i 3.000 fortunati che riceveranno, non si sa quando, l’Assegno di Cura. Sono famiglie composte da gente per bene, esasperata dalle malattie di cui si fa carico, da questa mancanza di attenzione alle gravissime problematiche da cui è afflitta e ha diritto ad essere soddisfatta in tempi ragionevoli e umanamente accettabili». (S.B.)
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile il testo integrale della nota diffusa dal Comitato 16 Novembre. Per ulteriori informazioni: Francesca Cicirelli (francesca_cicci91@hotmail.it).