«Di fronte alle criticità che emergono in alcune realtà socio-sanitarie della nostra Regione, che ogni giorno devono confrontarsi con la burocrazia e le difficoltà economiche, occorre ricordare quanto previsto dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ovvero che il diritto all’assistenza dei bambini è l’interesse superiore che va sempre tutelato da parte delle Istituzioni. Per questo motivo sto seguendo con attenzione e partecipazione la vicenda che vede coinvolti i bambini e gli adolescenti con disabilità in cura presso il Centro di Riabilitazione UNISAN di Via Quirino Majorana a Roma».
Lo dichiara in una nota Jacopo Marzetti, Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio, dopo avere ricevuto una delegazione di genitori dei bambini e ragazzi con disabilità seguiti appunto dal Centro di Riabilitazione UNISAN di Roma, che hanno espresso la loro grande preoccupazione per la prossima ventilata chiusura di tale struttura, motivata, a quanto pare, sia da problemi di mancato rinnovo dell’accreditamento con la Regione Lazio, sia dalla vendita dei locali a terzi.
Al Garante, dunque, i familiari dei ragazzi con disabilità hanno spiegato che la chiusura di quel Centro, prevista, sembra, per il prossimo 27 febbraio, «rappresenterebbe l’interruzione del progetto di riabilitazione per circa 150 bambini e ragazzi, il venir meno di un servizio di eccellenza per loro essenziale».
«Sono rimasto profondamente colpito – ha dichiarato ancora Marzetti – da tale situazione e per questo, quindi, chiederò al Presidente della Commissione Politiche Sociali e Salute del Consiglio Regionale del Lazio di convocare quanto prima una seduta per discutere della vicenda, certo del fatto che il Consiglio stesso riuscirà a trovare una soluzione che possa rassicurare le famiglie coinvolte». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Maria Elisa Marzotti (mariaelisamarzotti@gmail.com).