Insieme agli Orti di ADA (Assistenza Disturbi Alimentari), nel pomeriggio di domani, 23 marzo, presso l’Auditorium dell’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone, nei pressi di Pisa, verrà presentato anche il CETRA (CEntro specializzato sul TRattamento precoce dell’Autismo), alla presenza, tra gli altri, di Stefania Saccardi, assessore per il Diritto alla Salute della Regione Toscana.
Si tratta di una struttura specializzata che intende rispondere, con modelli innovativi di cura, ai bisogni delle famiglie di bambini con autismo, un’esperienza inedita, voluta per catalizzare attorno a sé una rete di servizi ben integrati, affidabili e continuativi. Il tutto su iniziativa della Stella Maris e dell’IGM Campus Leonardo.
Da dire inoltre che domani, all’incontro di presentazione, oltre agli amministratori e agli specialisti, interverranno anche i genitori e che il Centro si aprirà alla collaborazione con i professionisti che operano a livello territoriale (pediatri di libera scelta, neuropsichiatri infantili, educatori, psicoterapeuti, psicomotricisti, logopedisti), a partire dalla Toscana, ma guardando anche alle altre Regioni d’Italia.
Entrando nel dettaglio della nuova proposta, il CETRA sarà specializzato nel trattamento precoce dei disturbi dello spettro autistico, per bambini nella fascia di età compresa tra i 2 e i 6 anni. Ospiterà dunque le famiglie in un momento molto delicato, quello appena successivo alla diagnosi dei loro figli. Vi si applicherà un modello avanzato di trattamento, accompagnando le famiglie nell’apprendere le strategie per comunicare con il figlio con autismo. Un team multidisciplinare, infatti, sosterrà i genitori, migliorando la conoscenza delle esigenze di chi soffre di autismo, trattamento, questo, che agevola entrambe le parti, consentendo al bambino una migliore integrazione nel nucleo familiare.
«Per comprendere un bambino con autismo – spiega Filippo Muratori, direttore dell’Unità Complessa di Neuropsichiatria della Stella Maris, oltreché docente di Neuropsichiatria all’Università di Pisa – bisogna mettersi dalla sua parte, che è come quella di uno “straniero” finito all’improvviso in un mondo di cui non conosce la lingua. I genitori devono quindi essere aiutati a capire e a comprendere come funziona la mente del proprio bambino: noi viviamo in un mondo ad alta intensità sociale e il bambino con autismo ha molte difficoltà a entrare in questo mondo per noi così familiare. Per questo al centro del nostro lavoro c’è il cosiddetto parent coaching [letteralmente “allenamento dei genitori”, N.d.R.], con cui “alleniamo” la famiglia a comprendere il proprio bambino. Ci ispiriamo in questo all’Early Start Denver Model, modello di trattamento precoce dell’autismo che si è già dimostrato efficace».
Dotata di locali allestiti con ogni confort, la nuova struttura pisana è pensata per accogliere nella massima sicurezza i bambini con autismo. Le camere sono diciotto, oltre a una sala accoglienza, una palestra, ambulatori e locali per il trattamento riabilitativo ed educativo. I periodi degli “stage per famiglie” di cui si è detto possono essere ripetuti nel corso dell’anno e per particolari necessità sempre sotto il controllo dei clinici della vicina Stella Maris.
Come accennato inizialmente, il complesso che ospita questa avanzata esperienza vuole essere il punto di riferimento di una rete più vasta non solo sotto il profilo professionale, ma anche geografico, costituendo uno spazio di ricerca e intervento per più Istituti Iniversitari e un hub a supporto dell’attività di cura e di alta formazione per oltre settecento specialisti italiani, che saranno associati alla rete già nel primo anno di attività. (R.R. e S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa IRCCS Fondazione Stella Maris (Roberta Rezoalli), r.rezoalli@gmail.com.