C’è tempo fino all’11 marzo per iscriversi al percorso formativo denominato L’adattamento all’ambiente nei disturbi dello spettro autistico: regolazione emotiva, comunicazione e strategie, iniziativa rivolta agli operatori del settore e organizzata dalla Fondazione Trentina per l’Autismo, presso il proprio Centro Specialistico Casa Sebastiano a Coredo in Val di Non (Trento), in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento.
«Questo nostro progetto di formazione – spiegano i promotori dell’iniziativa – considera le difficoltà che le persone con disturbi dello spettro autistico incontrano nelle diverse tappe evolutive. Le difficoltà ad integrare le informazioni sensoriali, a regolare le proprie emozioni nelle interazioni e le anomalie nelle funzioni esecutive portano ad una continua condizione di stress psico-fisico per adattarsi all’ambiente, che si esprime con comportamenti di non semplice comprensione e gestibilità. Ciò richiede particolare attenzione, in quanto è necessario saper individuare le capacità residue e le strategie funzionali e relazionali, per consentire gli apprendimenti e lo svolgimento delle attività. Il tutto verrà affrontato alla luce delle più recenti ricerche scientifiche e delle pratiche evidence based [“basate sull’evidenza”, N.d.R.]».
Attraverso l’esposizione teorica, dunque, ma anche con una serie di esemplificazioni pratiche, verranno approfondite, durante venti ore di lezioni complessive, le varie tematiche riguardanti la regolazione emotiva, la comunicazione e la gestione dei comportamenti, per favorire l’adattamento all’ambiente.
«L’obiettivo – concludono dalla Fondazione Trentina per l’Autismo – è accrescere il bagaglio culturale e metodologico degli operatori, fornendo gli strumenti utili alla comprensione delle caratteristiche e dei comportamenti dei soggetti nello spettro autistico e le competenze per la progettazione degli interventi educativi e del progetto di vita, per poter supportare il processo di costruzione della relazione operatore-utente con modalità appropriate alla patologia e al caso specifico. Particolare attenzione, in tal senso, verrà rivolta alla strutturazione e preparazione degli ambienti di vita, per rendere prevedibili le attività e i cambiamenti, e anche allo sviluppo di strategie per lo sviluppo della comunicazione negli utenti e di problem solving [“risoluzione dei prblemi”, N.d.R.] in situazioni critiche».
Da ricordare, in conclusione, che responsabile scientifico del corso è Paola Venuti, mentre i docenti saranno Stefano Cainelli, Carolina Coco e Gabriele Baldo. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@fondazionetrentinaautismo.it (Elena Gabardi).