Una preziosa anteprima del Quadrangolare Internazionale di Pallanuoto di Cuneo, che ha visto impegnate nei giorni scorsi le Nazionali di Italia, Ungheria, Stati Uniti e Grecia, si è avuta nello Stadio del Nuoto della città piemontese, quando gli atleti del Settebello azzurro si sono affiancati a quelli di Special Olympics Italia – il movimento dello sport praticato da persone con disabilità intellettiva e/o relazionale -, che compongono la prima squadra sperimentale di pallanuoto unificata (atleti con e senza disabilità impegnati insieme) e che provenivano da Veneto, Lombardia e Piemonte.
I giovani di Special Olympics, infatti, allenati dai tecnici Mirco Castellani e Marco Cola, hanno avuto il privilegio di partecipare alla parte finale dell’allenamento degli Azzurri, svolgendo due gare di velocità e giocando due mini-partite finite ai tiri di rigore. In serata, poi, hanno fatto sentire il loro caldo tifo durante il vittorioso esordio serale del Settebello contro la Grecia (11-8).
L’iniziativa è stata promossa da Amico Sport Cuneo, team locale di Special Olympics Italia, con il supporto del Team Piemonte Special Olympics, ed è stata organizzata grazie alla disponibilità dello staff del Centro Sportivo Roero, gestore dello Stadio del Nuoto di Cuneo, e naturalmente della Nazionale di pallanuoto.
«È stato un regalo immenso – dichiara Mirco Castellani, ex-pallanotista e oggi punto di riferimento del Settore Nuoto Disabili della Polisportiva Terraglio di Mestre – per cui non finiremo mai di ringraziare il Team Piemonte Special Olympics e Amico Sport Cuneo che hanno pensato di offrire questa fantastica opportunità alla squadra sperimentale unificata, dando un significato profondo al termine inclusione. La dimostrazione di ciò sta nel fatto che dopo cinque minuti tutti gli atleti sembravano far parte della stessa squadra! Momenti come questi sono importanti per lo stimolo che possono trasmettere, lasciando un ricordo indelebile in ognuno di loro».
Di «esperienza preziosa» parla poi il capitano azzurro Pietro Figlioli, miglior giocatore alla Finale dei Mondiali 2019 contro la Spagna, che ha consentito l’Italia di aggiudicarsi il titolo iridato. «In realtà – aggiunge – siamo noi a ringraziare questi colleghi e non viceversa. Sarà anche una frase fatta, ma credo davvero ci sia molto da imparare dalla passione con cui vivono il nostro sport».
«Con questo evento – viene sottolineato da Special Olympics Italia – si è voluta promuovere sempre di più la pratica di questo sport meraviglioso, che tante soddisfazioni regala continuamente al nostro Paese. La speranza è che presto anche in Piemonte possa nascere un team unificato di pallanuoto, per dare ad un numero sempre crescente di atleti la possibilità di sentirsi davvero protagonisti in campo». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa e Comunicazione di Special Olympics Italia (Giampiero Casale), stampa@specialolympics.it.