Negli anni più recenti, oltre che negli aspetti più propriamente riabilitativi, la Fondazione ANFFAS di Cagliari (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) è impegnata anche nei processi di affermazione dei diritti di autodeterminazione, cittadinanza attiva, autonomia, formazione e lavoro delle persone con disabilità intellettive. Rientrano in quest’ultimo àmbito due nuovi progetti di tale organizzazione, finanziati dalla Regione Sardegna e derivanti dall’Avviso Pubblico PRO.PIL.E.I. (Progetti Pilota di Eccellenza per l’Innovazione sociale).
Essi sono destinati a cinquanta persone con disabilità intellettiva e relazionale o disturbo dello spettro autistico in possesso dei requisiti per un possibile accesso al mondo del lavoro o che abbiano già avviato percorsi di inserimento lavorativo. «Entrambe le iniziative – spiegano dalla Fondazione ANFFAS di Cagliari – intendono dare vita ad un modello di accompagnamento al lavoro specifico per le persone con disabilità intellettiva e relazionale e dello spettro autistico che, puntando sulla valorizzazione delle loro competenze, sia capace di migliorarne la spendibilità e incrementarne la partecipazione attiva al mercato del lavoro».
Il primo progetto, dunque, è denominato Metodologie e strumenti di accompagnamento al lavoro di persone con disabilità intellettive e prevede innanzitutto l’attivazione di tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione, nonché il supporto al mantenimento del posto di lavoro per persone che abbiano già avviato percorsi lavorativi e necessitino di sostegno finalizzato a garantire la tenuta nel tempo della prestazione lavorativa.
Il secondo, invece, si chiama Misure e strumenti per una partecipazione attiva e accessibile al mercato del lavoro e intende offrire un sistema di attività formative e strumenti di politica attiva del lavoro, propedeutiche all’inserimento professionale, quali: seminari di approfondimento su tematiche correlate al mondo del lavoro; laboratori di orientamento per la costruzione di un bilancio di competenze e del proprio progetto professionale; laboratori di ricerca attiva del lavoro per acquisire modalità e strategie per promuovere la propria candidatura nelle aziende; hub formativi, ovvero mini-esperienze di stage che consentano un contatto diretto con il mondo del lavoro e offrano la possibilità di acquisire conoscenze, competenze tecniche, relazionali e trasversali direttamente spendibili nel mercato del lavoro e in grado di agevolare le scelte professionali.
«A seconda dei bisogni e delle aspettative rilevate durante i colloqui di valutazione multidimensionale – spiegano dalla Fondazione sarda – e in fase di orientamento specialistico, saranno attivati uno o più dei percorsi descritti. Le attività sono gratuite e la realizzazione dei progetti coinvolgerà i servizi sociali e sanitari, nonché le imprese del territorio che vorranno dare la propria disponibilità ad accogliere i tirocinanti per un percorso di “formazione al lavoro”». «Ora – aggiungono – si è appena conclusa la fase di raccolta delle candidature dei potenziali destinatari delle attività progettuali e nei prossimi giorni verrà pubblicato l’avviso per la raccolta di manifestazioni di interesse, finalizzato all’individuazione dei soggetti ospitanti, disponibili ad accogliere i destinatari di PRO.PIL.E.I.». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: area.comunicazione@anffassardegna.it (Elisabetta Mossa).