«Tramite questa collaborazione con Airbnb, proseguiremo assieme la concreta attuazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che prevede espressamente di consentire alle persone con disabilità di partecipare su base di uguaglianza con gli altri alle attività ricreative, agli svaghi e allo sport. È la dimostrazione che quando prevalgono l’ascolto e la condivisione, anche di conoscenze, è possibile raggiungere traguardi inclusivi, oltreché generare nuove e qualificate opportunità economiche»: lo aveva detto Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), commentando a suo tempo, anche su queste pagine, la partnership promossa dalla stessa FISH con Airbnb, piattaforma internazionale leader dell’ospitalità, portale online che mette in contatto persone in cerca di un alloggio per brevi periodi, con persone che dispongono di uno spazio extra da affittare.
Ora quel partenariato trova ulteriore sostanza in corrispondenza della Giornata Mondiale per l’Accessibilità Digitale di oggi, 20 maggio (Global Accessibility Awareness Day), con l’annuncio da parte di Airbnb del nuovo progetto denominato Accessibilità in Viaggio #HUMANNEEDS, nato dalla collaborazione con Diversity, organizzazione non profit impegnata nel promuovere la cultura dell’inclusione, allo scopo di promuovere il turismo accessibile come opportunità etica ed economica, aiutando anche a sfatare una serie di luoghi comuni.
«Per far ricredere chi troppo spesso collega gli alloggi accessibili a luoghi ospedalizzati privi di fascino e design – spiegano da Airbnb -, è stata creata una speciale selezione di case da sogno, disponibili sulla nostra piattaforma, che hanno tra le loro caratteristiche l’assenza di barriere architettoniche, rendendole in tal modo perfette per ospitare persone a ridotta mobilità. Ci sono ad esempio un antico dammuso per vivere l’autentica Pantelleria, un caldo chalet di montagna nel cuore dell’Alto Adige e uno storico palazzo veneziano. Oltre agli alloggi, non mancano nemmeno le esperienze, quali un tour in barca a vela per scoprire l’iconica Sella del Diavolo in Sardegna, un itinerario guidato tra i trulli di Alberobello in Puglia, con degustazione di taralli, un’esperienza in fattoria che combina la cura dell’orto con quella degli asini o un percorso di trekking e kayak tenuto da un host nella Lingua dei Segni».
Ma non solo, sempre in occasione della Giornata di oggi, 20 maggio, Airbnb presenta anche una Guida all’accoglienza accessibile (disponibile a questo link), realizzata da Diversity e firmata dalla blogger Valentina Tomirotti, alias Pepitosa in Carrozza, promotrice di varie iniziative all’insegna dell’autonomia delle persone con disabilità (se ne legga anche sulle nostre pagine), prezioso strumento di lavoro per gli utenti di Airbnb, ma anche utile lettura di approfondimento per chiunque desideri avvicinarsi ai temi della disabilità e dell’accessibilità.
«Il racconto in prima persona di Valentina Tomirotti – sottolineano da Airnbnb – è ulteriormente arricchito dal contributo di Margherita e Damiano Tercon, che al programma televisivo Tú sí que vales hanno raccontato il tema dell’autismo con ironia, oltre a quelli di Ilaria Galbusera, Diversity & Inclusion Manager, capitana della Nazionale di Pallavolo Sorde e di Manuele Bravi, formatore e campione di nuoto paralimpico, ciascuna e ciascuno con le proprie esperienze personali legate al viaggio».
«La partnership con la FISH – ricordano ancora da Airbnb – ha sostanzialmente l’obiettivo di sensibilizzare la community di coloro che pubblicano annunci (Host) nella nostra piattaforma, sui temi dell’inclusività, incoraggiando chi ha a disposizione una casa con caratteristiche di accessibilità a diventare appunto un Host Airbnb, aumentando l’offerta di case disponibili sulla piattaforma stessa. Sono infatti previsti degli incontri di formazione a cura di esperti individuati dalla FISH sul tema dell’accoglienza accessibile, insieme a incontri di confronto tra la community Airbnb e la community della Federazione, per fornire gli strumenti utili a diventare host. Inoltre, alcuni associati della FISH testeranno alloggi ed esperienze, per fornire utili indicazioni su come continuare a migliorare l’accoglienza verso le persone con disabilità».
«Questa collaborazione – dichiara oggi Falabella – va nella direzione della cultura turistica dell’accessibilità, ciò che significa porre al centro dell’esperienza di viaggio la persona con disabilità non soltanto attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali, ma anche sociali e culturali. In questo senso si parla di una partnership che sicuramente potrà servire ad evitare e ad arginare atti discriminatori nei confronti delle persone con disabilità quando viaggiano e, più in generale, a combattere quella visione abilista tanto diffusa nella società, la quale presuppone che tutte le persone abbiano un corpo abile».
Come detto inizialmente, il progetto Accessibilità in Viaggio – #HUMANNEEDS è nato dalla collaborazione con Diversity, che ne ha curato il concetto di base, la creatività e la produzione, e fa parte di un piano più ampio che si svilupperà nei prossimi mesi: dopo il al lancio della guida, infatti, nel mese di giugno verrà anche diffusa una campagna video. «Il progetto #HUMANNEEDS e la collaborazione con Airbnb – afferma Gabriella Crafa, vicepresidente di Diversity – ci riempiono di orgoglio. In un momento storico che vede le persone con disabilità ancora più in secondo piano è evidente l’urgenza di dar vita a servizi, linguaggi e narrazioni che non escludano, ma che mettano al centro le persone stesse e i loro umani bisogni, contribuendo ad accorciare una distanza dettata dalla scarsa conoscenza e dalla paura. Come Diversity abbiamo applicato le nostre buone prassi, disegnando l’intero progetto e in particolare la guida e la campagna fianco a fianco di chi vive in prima persona il tema della disabilità e dell’accessibilità e quotidianamente combatte perché l’abilismo e gli stereotipi siano superati». (S.B.)
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile la Guida all’accoglienza accessibile di cui si parla nel presente testo. Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: Monica Velardita (m.velardita@aigo.it).