È ripartita in questi giorni una nuova edizione dell’ormai tradizionale campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi denominata Una storia di mani, grazie alla quale la Lega del Filo d’Oro, organizzazione che sin dagli Anni Sessanta è il punto di riferimento in Italia per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali (se ne legga anche nel box in calce), conta di ultimare e allestire l’Edificio n. 7 del nuovo Centro Nazionale di Osimo (Ancona), struttura destinata alle attività fisioterapiche e idroterapiche, molto importanti per il percorso riabilitativo personalizzato delle persone che alla stessa Lega del Filo d’Oro fanno riferimento.
«Chi non vede e non sente – spiegano infatti dall’organizzazione nata nelle Marche – vive una condizione caratterizzata da limitate possibilità di movimento e di esplorazione dello spazio e per loro l’attività motoria, in acqua e non, gioca un ruolo importantissimo nella stimolazione, rappresentando uno strumento fondamentale per aiutarle a migliorare le loro abilità in termini di equilibrio e di coordinazione, agevolandone l’orientamento, la mobilità e l’autonomia».
«Sostenere Una storia di mani – dichiara Rossano Bartoli, presidente della Lega del Filo d’Oro – significa permettere a tanti bambini e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali di poter svolgere attività di fisioterapia e idroterapia in strutture realizzate appositamente per le loro specifiche esigenze. Con questa struttura, infatti, intendiamo aggiungere un tassello molto importante alla conclusione del nuovo Centro Nazionale di Osimo, il cui cantiere va verso il “fine lavori” previsto nei prossimi mesi, ciò che ci permetterà di intervenire più precocemente sui bambini e bambine, riuscendo ad ottenere le migliori risposte ai trattamenti educativi e riabilitativi, offrendo contemporaneamente alle persone adulte percorsi riabilitativi mirati alla loro complessa condizione di pluridisabilità».
La campagna Una storia di mani, quindi, è aperta fino al 31 dicembre (numero solidale 45514) ed è anche sostenuta da uno spot video (a questo link) cui presta la voce l’attore Neri Marcorè, uno dei testimonial “storici” della Lega del Filo d’Oro. (S.B.)
A questo link è disponibile un testo di ulteriore approfondimento sulla campagna Una storia di mani. Per ogni ulteriore informazione: Alessandra Dinatolo (a.dinatolo@inc-comunicazione.it); Chiara Ambrogini (ambrogini.c@legadelfilodoro.it).
La Lega del Filo d’Oro
Era il 1964 quando Sabina Santilli, una caparbia e lungimirante donna sordocieca, decise di fondare – assieme a un piccolo gruppo di volontari – un’Associazione che potesse rappresentare il «filo aureo della buona amicizia», per aprire al mondo le persone sordocieche e fare in modo che la società si accorgesse di loro. E questo filo prezioso che unisce il sordocieco con il mondo esterno è il concetto che ha ispirato sia il nome che l’attività della Lega del Filo d’Oro, realtà unica in Italia, che da allora fornisce un servizio altamente qualificato alle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.
La mission – di quella che dal 1998 è divenuta una ONLUS – consiste nell’assistenza, nella riabilitazione, nell’educazione e nel reinserimento in famiglia – e in molti casi anche nella società – delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.
La Lega del Filo d’Oro ha da sempre svolto campagne di comunicazione e di sensibilizzazione per diffondere la corretta conoscenza della sordocecità e delle problematiche ad essa correlate presso l’opinione pubblica, i media e le Istituzioni ed è oggi punto di riferimento in Italia per la rappresentanza e l’affermazione dei diritti delle persone sordocieche e delle loro famiglie.
Ad Osimo, in provincia di Ancona, si trova la Sede Nazionale, al cui interno vi sono il Centro Diagnostico, che formula una valutazione globale ed effettua interventi precoci per bambini al di sotto dei 4 anni, i Servizi Educativo-Riabilitativi, il Settore Medico, il Centro di Ricerca e il Centro di Documentazione.
Con circa 600 dipendenti, più di 650 volontari e circa 500.000 sostenitori, la ONLUS è presente oggi in Italia in 8 Regioni con 5 Centri Residenziali, a Osimo, Lesmo (Monza-Brianza), Modena, Molfetta (Bari) e Termini Imerese (Palermo) e 3 Sedi Territoriali a Padova, Roma e Napoli.
L’Associazione può contare su un team completo di professionisti, composto da una parte da operatori educativo riabilitativi, fisioterapisti, psicologi e assistenti sociali, dall’altra da medici specializzati, come neurologi, ortopedici, oculisti, pediatri, genetisti, dentisti, logopedisti e fisiatri, oltre a tutto il personale amministrativo e dei servizi generali.
Per ogni ospite della Lega del Filo d’Oro viene elaborata una terapia riabilitativa personalizzata e sistemi adeguati di comunicazione, per permettergli di stabilire relazioni col mondo e recuperare, quanto più possibile, una dimensione fatta di dignità e autonomia.
Le attività svolte vengono attualmente finanziate solo in parte da fondi pubblici, mentre circa il 65% delle entrate arrivano grazie alle risorse donate da privati. La Lega ha anche fondato un proprio Centro di Ricerca e collabora in Italia con numerosi istituti universitari, così come, a livello internazionale, con altri enti e organizzazioni che perseguono i medesimi obiettivi. (S.B.)