Si chiama Out of the Blue (letteralmente “Fuori dal blu”) ed è un’agenzia di comunicazione milanese che ha iniziato a lavorare da alcuni mesi. A settembre dello scorso anno la prima commessa: un reportage fotografico da realizzare in occasione dell’iniziativa Cascine aperte. Ma Out of the Blue non è un’agenzia come le altre: al suo interno, infatti, lavorano quattro giovani con autismo di età compresa tra i 25 e i 30 anni. A prima vista un progetto azzardato: le principali difficoltà per le persone con autismo, infatti, sono proprio quelle legate alla comunicazione e all’interazione sociale. Ma l’esperienza di questi primi mesi di lavoro sembra proprio dimostrare il contrario.
«Le persone con autismo spesso hanno anche grandi sensibilità e capacità nella comunicazione mediata tramite l’arte, la fotografia, la comunicazione digitale e non solo. Capacità che possono rappresentare risorse e abilità particolari che, se adeguatamente supportate, possono trovare proficuo impiego in campo lavorativo», spiega Maria Vittoria Gatti, giornalista ed esperta di comunicazione, nonché ideatrice e coordinatrice di Out of the Blue.
La nascita dell’agenzia di comunicazione affonda le proprie radici in un precedente progetto, Autismo in rete, sviluppato dal Consorzio SiR (Solidarietà in Rete), in co-progettazione con il comune di Milano, che ha coinvolto diverse Associazioni impegnate in questo àmbito. All’interno dell’iniziativa è nato e si è sviluppato il sito Reti Autismo, oltre a una mappatura dei servizi per l’autismo presenti sul territorio di Milano e anche BookBox, un’azione sperimentale e innovativa attraverso la quale giovani con autismo hanno catalogato più di 13.000 libri e rifornito piccole librerie installate in luoghi come bar e sale d’attesa.
La pandemia ha poi costretto Autismo in rete a mettere in pausa alcune attività e a pensarne di nuove. «A fine 2020 – ricorda Gatti – abbiamo organizzato un piccolo corso di wordpress [la piattaforma che permette di sviluppare siti internet, N.d.R.] e abbiamo realizzato un ebook. Da questa esperienza è nata l’idea di costruire un progetto diverso e più ampio, provando a trasformare queste competenze in un’attività lavorativa, attraverso appunto la costituzione di un’agenzia di comunicazione».
Out of the Blue si è costituita ufficialmente lo scorso 2 dicembre come nuovo ramo d’impresa del Consorzio SiR. Si tratta quindi di un’attività imprenditoriale vera e propria, che coinvolge professionisti della comunicazione con anni di esperienza alle spalle, e che al tempo stesso vuole essere una palestra di formazione e tutoring orientata all’inserimento lavorativo dei quattro giovani con autismo coinvolti nell’àmbito della comunicazione digitale, della grafia on e offline, videomaking podcasting e programmazione.
«In questo momento – spiega ancora Gatti – stiamo facendo soprattutto attività di formazione, ma abbiamo già avuto le commesse per i primi lavori. Il principio su cui ci siamo organizzati è quello del fare insieme. Io e gli altri professionisti coinvolti abbiamo competenze diverse, questo ci permette di garantire le consegne dei lavori ai clienti e al tempo stesso di offrire una formazione completa ai nostri tirocinanti. In agenzia insieme a me ci sono l’autore radiofonico Marco Casa e Giulio Ciarambino, Marianna Procino ed Enrico Cortelezzi, insegnanti esperti di cinema, fotografia e grafica. Insegnamo ai ragazzi quello che sappiamo e lavoriamo assieme a loro sviluppando i singoli progetti dall’inizio alla fine».
Oltre alla formazione e alle prime commesse, i tirocinanti di Out of the Blue stanno lavorando per completare il proprio sito internet, ciò che sarà fondamentale per farsi conoscere al pubblico e intercettare così nuovi clienti. Chi voglia conoscere il progetto può visitare la relativa pagina Facebook, o anche contattare via e-mail Maria Vittoria Gatti (mariavittoria.gatti@ootb.it).