Sbulloniamoci: una storia di ordinaria amicizia: è il titolo della seconda edizione del concorso aperto anocra per un mese, ed esattamente fino al 27 maggio prossimo, dedicato a tutti i bambini e bambine delle classi quarte e quinte della scuola primaria, nonché ai ragazzi e ragazze della prima media. Si tratta, in sostanza, del ritorno del Comic Contest lanciato nell’àmbito del progetto educativo La SMAgliante Ada, già ampiamente presentato a suo tempo su queste pagine.
Ada, ricordiamo, è la travolgente cagnolina che sfreccia con la sua carrozzina elettrica rosso fuoco, per raccontare cosa significa vivere con la SMA, l’atrofia muscolare spinale. Partendo dalla sua esperienza, i ragazzi e le ragazze potranno cimentarsi nel progetto didattico basato su temi che, oggi più che mai, rappresentano una vera e propria sfida educativa per costruire il futuro della nostra società. Temi per diventare grandi, come quello di dover imparare il valore dell’amicizia e il coraggio di fare i conti con il fenomeno del bullismo e della prevaricazione fra pari. Sfide affrontate con quella leggera consapevolezza che solo i più piccoli, se ben guidati, sanno avere.
Ed è appunto ai ragazzi e alle ragazze che la piccola Ada lancia di nuovo l’invito ad andare oltre la paura della prepotenza e a ritrovare il coraggio di riscrivere le regole del gioco: «Ragazzi, i miei amici ed io abbiamo bisogno del vostro aiuto. Abbiamo a che fare con dei compagni che si comportano da bulli e stiamo cercando il modo migliore per risolvere insieme questa situazione. L’avventura è iniziata, ma abbiamo bisogno del vostro talento per portarla a termine! Da soli o con i vostri amici, abbiamo tempo fino al 27 maggio. Divertitevi disegnando e, soprattutto, date spazio alla vostra super fantasia! Non vedo l’ora di leggere i vostri fumetti!».
Pensato dall’Associazione Famiglie SMA e dai Centri Clinici NEMO (NeuroMuscular Omnicentre), con Roche Italia, il progetto è nato due anni fa, proprio per spiegare, con il linguaggio semplice del fumetto, concetti complessi come l’inclusione sociale di persone con patologia neuromuscolare, la valorizzazione e il rispetto dell’unicità di ciascuno, il coraggio di conoscere e di conoscersi per dare valore a ciò che si è, fino alla capacità di trasformare il proprio limite in risorsa.
Per partecipare al concorso, gli insegnanti o i genitori possono scaricarne il kit nel sito dedicato, ove sono presenti il regolamento, i materiali per la storia da completare e il modulo di partecipazione da compilare e inviare con gli elaborati (prodotti in formato pdf/png/jpg), all’indirizzo info@lasmaglianteada.it, entro le ore 13 del 27 maggio, come detto.
La storia vincitrice sarà premiata entrando a far parte dei racconti del Volume 3 del fumetto, in uscita nel prossimo mese di settembre, come è avvenuto per la scorsa edizione che ha premiato il lavoro della Scuola Don Milani di Cesena, tra gli oltre sessanta raccolti.
Ma c’è di più. Anche quest’anno il progetto è supportato da un laboratorio educativo aperto a tutte le scuole, che vede come focus proprio il tema del bullismo nelle sue molteplici sfaccettature. Un kit didattico, elaborato dal team di disegnatori e sceneggiatori di Ada, insieme agli esperti di Famiglie SMA e dei Centri NEMO, accompagna infatti il Volume 2 del fumetto ed è a disposizione degli insegnanti. Le scuole interessate ad aderire al progetto didattico possono scaricare i materiali e richiedere gratuitamente i primi due volumi del fumetto, all’interno della sezione dedicata nel già citato sito del progetto.
E proprio in un momento storico in cui i messaggi di paura e violenza riempiono i sogni dei bambini e delle bambine, la SMAgliante Ada invita grandi e piccoli a sperimentarsi nel cercare strade nuove per imparare a vivere con gli altri. Con creatività, talento, consapevolezza e con quel peso della leggerezza che rende ogni cosa generativa. (Simona Lancioni)
Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: gdgpress@gmail.com (Michela Rossetti); martina.barazzutti@secnewgate.it (Martina Barazzutti).
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso – con alcune modifiche dovute al diverso contenitore – per gentile concessione.