«In tutta la nostra Regione le liste d’attesa per esami, visite ed interventi continuano a versare in uno stato drammatico; la medicina di base e i servizi territoriali sono ridotti ad uno stato d’insufficienza; non sono stati realizzati i programmati posti letto per ospedali di comunità e strutture riabilitative; i Servizi di Pronto Soccorso, specie nelle zone disagiate, sono stati ridotti e gli ospedali periferici ridimensionati; nell’emergenza pandemica l’organizzazione è risultata altamente burocratizzata anziché efficiente e gli operatori sono stati prostrati dall’eccessivo carico lavorativo. Esprimeremo pertanto il nostro dissenso per la non condivisibile via intrapresa verso lo sviamento di risorse al privato, l’irrazionale e imprudente diminuzione di personale nel servizio pubblico che ha portato all’attuale gravissima carenza, oltreché per chiedere servizi di qualità vicini ai bisogni dei cittadini e delle comunità».
Sono queste le motivazioni e le istanze alla base della manifestazione regionale del Veneto, denominata In difesa della Sanità Pubblica, promossa per la mattinata del 9 aprile a Padova (ore 9.45) e organizzata dal CoVeSaP (Coordinamento dei Comitati Veneti per la difesa della Sanità Pubblica).
All’iniziativa, sostenuta da associazioni, sindacati, forze sociali e politiche locali e regionali, aderirà e parteciperà con una propria rappresentanza anche la FISH Veneto (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). (S.B.)
Per ulteriori informazioni: mail.covesap@gmail.com; fishveneto@libero.it.