Aprile, la primavera torna padrona delle nostre giornate permettendoci di praticare sport all’aria aperta. Torniamo ad incontrarci e a fare del bene. Dopo un anno e un rinvio per l’emergenza Covid, Roma ricorda ancora la storia del maratoneta e poeta argentino Miguel Sanchez con la 23^ edizione della Corsa di Miguel, nota manifestazione cittadina romana, nata nel 2000 e divenuta simbolo di promozione di valori contro il razzismo e le sopraffazioni socio-politiche. Miguel Benancio Sanchez fu infatti uno dei 30.000 desaparecidos di cui si persero le tracce in una terribile pagina della storia dell’Argentina. Quando sparì nel nulla, nella notte del 7 gennaio 1978, aveva appena 26 anni.
Una corsa, dunque, nelle zone pulsanti della Città Eterna, con partenza alle 9 del 25 aprile da Lungotevere Diaz, con il tradizionale giro dei ponti, che si concluderà all’interno dello Stadio Olimpico, sia per i partecipanti alla 10 chilometri (competitiva e non), sia per quelli della Strantirazzismo di 3 chilometri, che partirà dal Ponte della Musica, anche con centinaia di studenti dei licei romani. Passi veloci, piedi che scalpiteranno su ponti, regalando scorci spettacolari alla vista di Roma.
Resistenza, competizione, ma anche solidarietà e supporto: l’evento, infatti, è aperto anche a persone con disabilità o non auto-sufficienti che potranno utilizzare le joëlette, sedie a rotelle tecnologiche sospinte da familiari e amici, e i tricicli attrezzati.
Per l’AISLA, poi (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), La corsa di Mpguel non è solo un evento solidale, ma anche un ricordo del compianto amico Mario Atzori, storico podista torinese e compagno di avventure, che partecipò all’edizione del 2020 con il pettorale n.1, seduto sulla sua joëlette e supportato da oltre trenta persone, fra colleghi e amici incontrati anche lungo la strada più dura, quella della malattia. Con tutti loro anche il gruppo dell’AISLA.
Oggi Mario non c’è più, ma la sua tenacia continua a correre insieme all’AISLA per combattere la SLA. Sarà grande la sua mancanza in questa nuova edizione, ma il suo pettorale non verrà dato e verrà tenuto in sua memoria.
Mario ha lasciato un ricordo indelebile alle migliaia di runner e diceva sempre che «i malati non devono nascondersi né vergognarsi. Dobbiamo farci vedere e sensibilizzare la gente». «Ad ogni traguardo i suoi occhi brillavano – ricorda Paola Rizzitano, referente dell’AISLA Lazio – perché nell’onda dei runner si respira affetto, unità e solidarietà. Non solo siamo felici, ma onorati di essere ancora una volta presenti alla Corsa di Miguel, e questa volta con altri importanti amici che si sono uniti a noi e a tutta la comunità. Sono gli amici della Nazionale Poeti, capitanati dal mister Emiliano Scorzoni, per tutti noi un esempio di forza e capace di ricordarci la bellezza della vita e di come sia possibile affrontare le sfide se si rimane uniti. Così come Mario, anche Emiliano è un vero “capitano di vita”». (Simona Lancioni)
Per ogni ulteriore informazione: gmicarelli@aisla.it (Grazia Micarelli); vtomirotti@aisla.it (Valentina Tomirotti).
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso – con alcune modifiche dovute al diverso contenitore – per gentile concessione.