I libri come bene accessibile e la lettura come strumento di inclusione sociale: venti biblioteche e due scuole della Provincia di Lecce puntano ad abbattere le barriere culturali e ad abilitare le proprie comunità nel rapporto e confronto con le persone con disabilità. Tale sforzo vede i primi frutti proprio in questi giorni, presso l’Istituto Tecnico Statale Grazia Deledda di Lecce, che ospita un’ampia mostra di libri accessibili e una tavola rotonda a tema.
Dopo due anni di impegno, è questo l’evento conclusivo di Storie Cucite, azione volta all’inclusione sociale nell’ambito del progetto Leggere tra due mari, nato per valorizzare i presìdi bibliotecari e rafforzare i luoghi della lettura nel Salento (se ne legga approfonditamente anche nel box in calce).
Ideata dalla Libera Compagnia Teatrale di Aradeo e dall’Associazione Amici della Biblioteca di Tuglie, l’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione CON IL SUD e dal Centro per il Libro e la Lettura, con la collaborazione dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), avvalendosi inoltre del patrocinio dell’AIB (Associazione italiana Biblioteche) e del Polo Biblio-Museale di Lecce, oltre a coinvolgere un ampio partenariato locale.
Nella mattinata di oggi, 26 aprile, dunque, si è aperta la mostra Libri per tutti, per tutti un libro, con centocinquanta titoli selezionati dai cataloghi delle biblioteche presenti, curata da Storie Cucite, casa editrice indipendente per l’infanzia, una tra le poche realtà emergenti in Italia con un catalogo accessibile, che conta la pubblicazione di inbook (libri in simboli) e di albi illustrati in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), che trovano spazio nella collana “ZIGZAG”.
«Questa mostra – spiega Patrizia Frassanito, editrice di Storie Cucite – nasce dall’idea di mettere in luce le infinite possibilità che il panorama editoriale offre a lettori e lettrici, bambini, bambine e adulti, con un’attenzione sempre più marcata nei confronti di coloro che hanno difficoltà come DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) o disabilità cognitive, di linguaggio, visive più o meno gravi, oltreché lettori o potenziali lettori stranieri, ponendo tutti nelle condizioni di poter accedere alla lettura».
«Lungo il percorso – aggiunge Francesco Minonne, componente del Comitato di Gestione del Parco Regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca-Bosco di Tricase, partner del progetto – saranno installati anche i pannelli in Braille sulla biodiversità locale, ideati dal Parco, un modo per diffondere anche in luoghi inediti la cultura dell’accessibilità, senza mai darla per scontata».
Nell’azione sono coinvolti anche la Biblioteca Comunale Rizzo di Cavallino (Lecce), la Biblioteca comunale di Aradeo e l’Istituto Deledda che è anche sede del CTS di Lecce (Centro Territoriale di Supporto).
Insieme per costruire percorsi di accessibilità attraverso i libri: sarà invece questo il il titolo della tavola rotonda in programma per il pomeriggio di oggi (ore 16.30), sempre presso l’Istituto Deledda di Lecce, rivolta a genitori, insegnanti, bibliotecari, librai, psicologi, educatori e operatori socio-sanitari, che potrà essere seguita anche in Facebook (a questo link il programma completo). (S.B.)
Per ogni informazione: comunicazione.leggeretraduemari@gmail.com.
Mostra Libri per tutti, per tutti un libro, 26-28 aprile 2022, Istituto Deledda di Lecce
Vi sono presenti almeno otto tipologie di libri accessibili, con i libri in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), il cui testo è espresso completamente in simboli, e con il sistema simbolico WLS sia PCS, scegliendo diversi modelli di riferimento, tra cui quello inbook.
Ci sono poi i libri a grandi caratteri, superiori alla media, adatti ad utenti con una capacità visiva inferiore a quella considerata normale, i libri in LIS (Lingua dei Segni Italiana), in cui il testo è appunto tradotto in LIS, integrando la comunicazione con le persone sorde segnanti. I libri ad alta leggibilità, invece, adottano particolari accorgimenti tipografici, sintattici e concettuali che agevolano l’esperienza di lettura. E ancora, i libri in Braille hanno un sistema di lettura e scrittura tattile in segni alfabetici formati da punti in rilievo, per non vedenti e ipovedenti. L’audiolibro, invece, è la registrazione audio di un libro letto ad alta voce da un attore o da un motore di sintesi vocale e disponibile per l’ascolto. Ci sono inoltre i Silent Book, libri senza parole: attraverso la narrazione per immagini viene stimolata una propria interpretazione e lo spirito di osservazione. E infine, i libri tattili o sensoriali, che puntano a sviluppare la manualità e ad incentivare l’esplorazione, sono caratterizzati da forme e materiali diversi. Tra questi, come fiori all’occhiello della mostra, i titoli Ditino-Nastrino e Il bottone Tommasone, libri in stoffa confezionati a mano con testo tipografico e testo in Braille, realizzati dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi e messi a disposizione dalla Biblioteca Provinciale Bernardini di Lecce e dalla Biblioteca OgniBene della stessa città salentina. A questi si aggiungono i libri tattili e sensoriali realizzati dalle maestre e dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Magistrato Giovanni Falcone di Copertino, dove è presente la biblioteca scolastica Itaca in.
La mostra resterà aperta da oggi, 26 aprile, fino a dopodomani, giovedì 28 (ore 9-13 e 14.30-18), presso la sede dell’Istituto Deledda di Lecce (Piazza Palio) e sarà liberamente accessibile anche da parte di famiglie, scolaresche, docenti, bibliotecari, librai ed educatori, previa prenotazione (leggere2mari@gmail.com o tel. 350 0803963).
Il progetto Storie Cucite: la lettura per l’inclusione sociale
Avviato nel dicembre del 2020, il progetto Storie Cucite si è articolato in corsi di formazione e azioni di informazione rivolti a professioni del settore, ma anche a famiglie, scuole, operatori sociali. «Storie Cucite – come sottolinea Michele Bovino, referente della Libera Compagnia Teatrale Aradeo, capofila dell’iniziativa – è stata una delle prime azioni di Leggere tra due mari e sin da subito ha puntato a diffondere una conoscenza e una cultura dell’inclusione, con corsi di formazione e informazione, con focus sulla Comunicazione Aumentativa Alternativa attraverso gli inbook e restituendo un ruolo di primaria importanza alle biblioteche, protagoniste insieme ai libri, della mostra».
Si è voluto in sostanza mettere in luce l’importanza per ogni singola biblioteca di dotarsi di libri utili a costruire una cultura accessibile, mettendoli a disposizione della propria comunità. «È un’opportunità – aggiunge Alessandro Chezza, coordinatore di Leggere tra due mari e vicepresidente di Amici della Biblioteca di Tuglie – per iniziare a costruire quel processo virtuoso che permette di abbattere le barriere culturali e rendere i servizi fruibili da parte di tutte e tutti, segno di inclusione che determina il valore e la qualità di una biblioteca. L’iniziativa all’Istituto Deledda vede finalmente l’incontro di operatori, esperti, insegnanti e famiglie, protagonisti di una rete territoriale di servizi socioculturali che opera per l’accessibilità».