Sarà una due giorni di grande impegno, quella promossa per il 27 e 28 giugno dalla FINCOPP (Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico), in coincidenza con quella che proprio il giorno 28 sarà la XVII Giornata Nazionale per la Prevenzione e la Cura dell’Incontinenza, evento annuale istituito tramite una Direttiva del Presidente del Consiglio prodotta il 10 maggio 2006, su forte stimolo della stessa FINCOPP e con il sostegno del Ministero della Salute.
Per l’occasione è in programma nella mattinata di quel giorno un incontro a Roma presso il Ministero della Salute, durante il quale è prevista tra l’altro la tavola rotonda intitolata Stato dell’arte dei PDTA Regionali (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali) per le persone che soffrono di incontinenza urinaria, fecale, stomale e ulcere cutanee, nonché la consegna del secondo Premio Nazionale sulle buone prassi in tale settore (a questo link è disponibile il programma completo dell’evento).
«In Italia – ricordano dalla FINCOPP, presentando la Giornata del 28 giugno – sono ben 5 milioni le persone che soffrono di incontinenza, un segreto da non svelare a nessuno, un vero e proprio stigma sociale. La Giornata Nazionale è nata proprio allo scopo di sconfiggere quest’ultimo tabù. All’atto della Direttiva che la istituì, se ne leggevano in Gazzetta Ufficiale le seguenti finalità: «Le amministrazioni pubbliche e gli organismi di volontariato s’impegnano a promuovere attraverso idonee iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, quali il contributo di specialisti che effettueranno controlli medici gratuitamente, l’attenzione e l’informazione sui problemi delle persone incontinenti e di quanti sono coinvolti, direttamente o indirettamente, nelle loro vicende, al fine di sviluppare politiche pubbliche e private che allarghino le possibilità di guarire dalla malattia o quantomeno conviverci con dignità».
«La nostra Federazione – sottolineano sempre dalla FINCOPP – ha stimato che in Italia l’incontinenza ha un costo globale di 2 miliardi e mezzo di euro perché la maggior parte delle donne colpite preferisce acquistare i prodotti di tasca propria. Oltre a tale cifra bisogna poi tenere conto di 400 milioni di euro per gli ausili ad assorbenza, di 135 milioni per le stomie, di 82 milioni per i cateteri e di 60 milioni per le ulcere cutanee, a parte i costi della filiera distributiva e l’IVA al 4%. Da parte nostra riteniamo che in materia di appalti pubblici sui dispositivi medici monouso la rete tra Istituzioni e Associazioni di pazienti sia l’unica arma vincente ed è per questa motivazione che insieme all’AISTOM (Associazione Italiana Stomizzati), abbiamo istituito un Premio Nazionale sulle Buone Pratiche».
«Le Associazioni dei pazienti – concludono dalla Federazione -, congiuntamente alle Società Scientifiche, sono impegnate nel fare attivare l’Accordo della Conferenza Stato Regioni del 24 gennaio 2018, stimolando l’apertura dei Centri di Primo, Secondo e Terzo Livello, l’attivazione dei quali è vitale per fornire risposte concrete sui percorsi riabilitativi».
Inizialmente, però, parlavamo di una due giorni di particolare impegno e infatti la Giornata Nazionale del 28 giugno sarà preceduta, nella mattinata del 27 giugno, sempre a Roma (Hotel Nazionale, Piazza di Monte Citorio), dai II Stati Generali sull’Incontinenza Urinaria, Fecale, Stomale, Disfunzioni del Pavimento Pelvico e Ulcere Cutanee, cui parteciperanno numerosi rappresentanti delle Istituzioni scientifiche e sanitarie, nonché, naturalmente, delle Associazioni di pazienti, tra i quali anche Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) alla quale la FINCOPP aderisce (a questo link è disponibile il programma completo).
«I tanti cittadini e le cittadine coinvolti in questi problemi – dichiara Francesco Diomede, presidente della FINCOPP – incontrano mille difficoltà dovute ai mancati percorsi riabilitativi e alla massiccia consegna di pannoloni a bassa assorbenza, con gare d’appalto al limite della dignità umana. Tutto ciò crea, nei fatti, mille problematiche igieniche, dermatologiche, relazionali, familiari, lavorative, sportive e sociali, per non parlare del dato che grazie agli impianti sfinterici, urologici e alle apparecchiature elettromedicali di nuova generazione, oggi sarebbe possibile sconfiggere l’incontinenza e far ritornare alla “Vita” queste persone».
«In sintesi – conclude Diomede -, il Pianeta Incontinenza è in continua evoluzione e con gli Stati Generali del 27 giugno ci prefiggiamo di fare maggiormente interagire coloro che agiscono sui pazienti, ossia le Istituzioni, le Associazioni, gli Ordini dei Medici, le Professioni Sanitarie, le Centrali d’Acquisto e le Società Scientifiche. I nostri principali obiettivi, quindi, cui daremo particolare evidenza agli Stati Generali, sono innanzitutto la sensibilizzazione delle Istituzioni ad ogni livello politico e in parallelo l’applicazione dell’Accordo della Conferenza Stato Regioni del 24 gennaio 2018; l’attivazione e il monitoraggio, inoltre, dei Tavoli Regionali sull’Incontinenza e da ultima, ma non certo ultima, l’interazione con le Centrali d’Acquisto». (S.B.)
Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: finco@finco.org.