La scorsa settimana, come abbiamo riferito ampiamente anche sulle nostre pagine, ha visto unite la SIPeS (Società Italiana di Pedagogia Speciale) e la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) nel porre fortemente in discussione i contenuti della Legge 79/22, che il 29 giugno scorso ha convertito il Decreto Legge 36/22 (Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza – PNRR), e in particolare l’articolo 44 della norma (Formazione iniziale e continua dei docenti delle scuole secondarie).
«Esprimiamo le nostre forti preoccupazioni sulla formazione degli insegnanti di scuola secondaria – si era letto infatti in una nota diffusa dalla SIPeS -, perché dalla Legge approvata, che ribadisce giustamente la volontà di una scuola inclusiva capace di corrispondere ai bisogni delle persone con disabilità e con problemi, non si evincono le modalità con le quali praticamente gli insegnanti possano acquisire le competenze idonee. Auspichiamo dunque vivamente che nei Decreti Attuativi siano previsti adeguati crediti formativi sulle questioni inclusive speciali».
Una posizione, questa, condivisa senza riserve dalla FISH, che aveva ricordato come «la Legge 79/22 preveda solo 10 Crediti Formativi riguardanti la pedagogia e la didattica, cosicché il rischio è che quelli relativi alla pedagogia e alla didattica speciale si riducano a un numero realmente insignificante».
Di tale importante questione discuteranno Luigi D’Alonzo, presidente della SIPeS e Salvatore Nocera, presidente del Comitato dei Garanti della FISH, nel corso di un incontro online promosso dal Movimento Nazionale Docenti di Sostegno (Mondo Sostegno), per il pomeriggio di domani, 19 luglio (ore 18.30), incontro che verrà diffuso in diretta Facebook e in YouTube e che avrà il significativo titolo di Nuova formazione degli insegnanti: dov’è l’inclusione?. (S.B.)
Per ulteriori informazioni: mondosostegno@gmail.com.