Riceviamo dai genitori della Federazione Italiana ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi): «È purtroppo mancato Davide, figlio di Gina e Dario Petri, uno dei nostri ragazzi, veterano di mille battaglie. Davide ci ha lasciato e ora è in un posto ove non esiste disabilità, ma solo amore. E dedicato all’amore della sua famiglia per Davide, chiediamo a “Superando.it” di ripubblicare un nostro testo di alcuni anni fa».
Ben volentieri acconsentiamo a tale richiesta, riprendendo di seguito, senza sostanziali modifiche e con il medesimo titolo, il testo cui si fa riferimento, da noi pubblicato nel 2014 con il titolo Quelle piccole croci lungo la strada.
Sono tanti i nostri ragazzi che si sono fermati per strada, dopo avere combattuto per molti anni assieme ai loro genitori una battaglia durissima che era quasi impossibile vincere.
In quel “quasi” è racchiuso il significato delle loro e delle nostre esistenze. Se infatti fosse stato semplicemente impossibile vincere, saremmo stati dei folli. Ma era “quasi” impossibile, e folli non eravamo e folli non siamo, se abbiamo privilegiato su tutto la speranza di una vita vera, improbabile forse, ma non impossibile. Anche per i più gravi.
Alcune di queste vite sono durate pochi anni. Altre molto di più. Altre ancora più di ogni ragionevole previsione e durano tuttora. Ma indipendentemente dalla loro durata, ci hanno insegnato moltissimo, praticamente tutto quello che sappiamo e che conta davvero: che l’amore paga sempre, che i valori veri vanno ricercati nel sorriso (anche nel sorriso di chi non può sorridere) dei nostri figli con disabilità, che gli anni dedicati a loro (anni faticosissimi!) non sono mai stati anni persi e che questo investimento – alla faccia di economisti neo-liberisti e sfrenati edonisti – ha un rendimento che non ha uguali.
Almeno nei nostri cuori.