I pubblici riconoscimenti fanno sempre piacere, e a un giornale come il nostro fa tanto più piacere darne notizia, quando riguardano figure che fanno parte “storicamente” del mondo associativo delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Leggere però nel giro di pochi giorni di due premi assegnati a Luisella Bosisio Fazzi (se ne legga sulle nostre pagine a questo link) e ora a Nunzia Coppedé, va anche oltre, in quanto tali iniziative possono essere interpretate, a buona ragione, come un riconoscimento di nuova visibilità e attenzione per tutte le persone impegnate sul fronte dei diritti delle persone con disabilità.
Non è semplice, per chi scrive e per chi la conosce ormai da quasi trent’anni, raccontare in poche righe la storia di una donna come Nunzia Coppedé, già co-fondatrice della Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme (Catanzaro) e oggi presidente della FISH Calabria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), oltreché componente della Giunta Nazionale della stessa FISH. Ci si può provare, parlandone come della “testimonianza vivente” di chi ha saputo ripartire con forza insospettabile, dopo un’infanzia segnata dalla sua grave disabilità e da numerosi interventi chirurgici, e un lungo periodo di “sopravvivenza” in una struttura segregante come l’Istituto Cottolengo di Roma, con ciò che questo ha comportato. E Nunzia è ripartita da una “terra di confine”, tra grandi difficoltà e perfino minacce alla sua incolumità, per condurre le sue battaglie in favore di “chi sta peggio”, dedicando tutta se stessa a una nuova prospettiva di vita indipendente per tante persone con disabilità.
Non possiamo dunque che congratularci con l’AVIS Comunale di Senise, in provincia di Potenza, per avere deciso di assegnare proprio a Nunzia Coppedé il X Premio Rosa Maria Schiraldi, promosso nell’àmbito della Festa della Donna Donatrice e che verrà conferito nel pomeriggio di domani, 8 ottobre (ore 17.30), presso la Sala Convegni del Complesso Monumentale di San Francesco a Senise.
«Questo riconoscimento – spiegano dall’Associazione lucana – è destinato alle donne che si sono distinte nella delicata e necessaria attività di volontariato, nella cura del prossimo, nella difesa dei diritti, ed è intitolato alla “mamma” della nostra Associazione, vero punto di riferimento, scomparsa prematuramente a causa di una malattia. I valori messi in campo nell’àmbito del riconoscimento e i criteri che hanno portato di anno in anno all’assegnazione di esso sono stati tutti ispirati dalla figura di Rosa Maria Schiraldi. Domani, quindi, premieremo Nunzia Coppedé e ne racconteremo la vita straordinaria».
Grandi complimenti, Nunzia, è un premio a dir poco meritato! Anche perché dare sempre più visibilità al tuo operato e alle battaglie di civiltà che continui a condurre, è molto importante per tutta la nostra società. (Stefano Borgato)