Colendissimo Senatore Azzollini, nel presentare il 29 giugno il suo famigerato emendamento all’articolo 10 della Manovra Finanziaria – relativamente al voler colpire le persone con disabilità colpevoli di “essere veri disabili” anziché “veri normaloidi truffatori” – lei ha prestato la propria faccia a un atto parlamentare fra i più indecenti proposti al Parlamento della Repubbliica sin dal suo nascere.
Ma noi non siamo sprovveduti: siamo convinti che lei abbia fatto ciò perché sapeva di essere sostenuto o spalleggiato da altri “senza faccia”, eroicamente nascosti dietro le sue spalle, sapendo bene che gli oltre tre milioni di persone con disabilità e loro famiglie non dimenticheranno che lei e gli “incogniti compari” – anziché ascoltare e riflettere tempestivamente sulle argomentazioni presentate dall’associazionismo – avete abdicato ad ogni ragionevolezza, sino alla vincente mobilitazione di oltre 2.000 persone con disabilità [la manifestazione nazionale organizzata a Roma il 7 luglio dalle Federazioni FISH e FAND, N.d.R.].
Stia tranquillo: noi ci siamo opposti con grande dignità contro la vostra incivile prepotenza. Ma non siamo felici per una vittoria che ci lascia nella nostra solita situazione di sofferenza, senza farci fare un millimetro in avanti verso l’inclusione sociale. La battaglia da noi combattuta il 7 luglio a Roma, con enorme coraggio sociale, che ha sconfitto anzitutto la nostra difficile situazione personale, è la prima tappa di un nuovo rilancio su obiettivi strategici: innanzitutto la determinazone e l’approvazione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e del nuovo Nomenclatore Tariffario. E non saranno questi i soli obiettivi, ma menzionarli le farà comprendere quale sarà il terreno sul quale questa volta a lanciare la “sfida” saremo noi. Se crede, può contattarmi (brunotescari@virgilio.it).
*Presidente della Lega Arcobaleno.
Sulle questioni trattate nel presente testo, suggeriamo anche la lettura – sempre nel nostro sito – di: L’impegno ha pagato: via quei provvedimenti discriminatori! (cliccare qui); Le nostre battaglie non finiscono qui (cliccare qui); La vittoria della dignità e dell’unità (Ida Collu) (cliccare qui); Torna tutto come prima? No, la strada in salita è ancora molta (Roberto Speziale) (cliccare qui); Contro il pregiudizio ha vinto l’orgoglio (Franco Bomprezzi) (cliccare qui).
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