Un laboratorio d’avanguardia per l’autismo

È quello del Centro Autismo e Sindrome di Asperger (C.A.S.A.) dell’Ospedale Regina Montis Regalis di Mondovì (Cuneo), arricchitosi recentemente di una nuova tecnologia "touch", che può consentire all’operatore sanitario di effettuare attività educative e riabilitative contemporaneamente con uno o più bambini, stimolando anche attività in piccoli gruppi
Tecnologia del C.A.S.A. di Mondovì (Cuneo)
La nuova tecnologia utilizzabile presso il C.A.S.A. (Centro Autismo e Sindrome di Asperger) di Mondovì (Cuneo)

Il Centro Autismo e Sindrome di Asperger (C.A.S.A.) dell’Ospedale Regina Montis Regalis di Mondovì (Cuneo) si è arricchito, nel mese di maggio scorso, di un laboratorio con tecnologie touch [“a schermo tattile”, N.d.R.] d’avanguardia, diventando così, in tale ambito, un punto di riferimento per il Nord-Ovest d’Italia.
Cuore del laboratorio è un tavolo multitouch con schermo di quarantasei pollici e una risposta sino a trentadue tocchi contemporanei, ciò che permette all’operatore sanitario di effettuare attività educative e riabilitative contemporanee con uno o più bambini, stimolando attività in piccolo gruppo.
«Alle persone con autismo – spiega Franco Fioretto, direttore della Neuropsichiatria Infantile dell’ASL CN1 per l’Area di Mondovì e Cuneo – bisogna anche visualizzare le azioni quotidiane, per aiutarle ad acquisire una certa autonomia. Questa tecnologia consente anche questo».

La realizzazione si è avuta nell’ambito dal Progetto Touch for Autism – T4A, attivo grazie alla collaborazione tra la Fondazione ASPHI (Avviamento e Sviluppo di Progetti per ridurre l’Handicap mediante l’Informatica), l’ASL CN1, l’organismo di ricerca CSP – Innovazione nelle ICT e l’Istituto di Istruzione Superiore Vallauri di Fossano (Cuneo). Esso è cofinanziato dalle Fondazioni Cassa di Risparmio di Cuneo, Cassa di Risparmio di Torino e Specchio dei Tempi ed è sostenuto dalla Regione Piemonte.
«Con questa applicazione – aggiunge Maurizio Arduino – responsabile del C.A.S.A. di Mondovì – sarà possibile riprodurre sul tavolo virtuale l’organizzazione spaziale di un tavolo riabilitativo reale (le cose da fare a sinistra, quelle in corso al centro e quelle fatte a destra), favorendo il passaggio dal concreto alla sua rappresentazione simbolica. Il tavolo, inoltre, dialogherà con modalità wireless [“senza fili”, N.d.R.] con i tablet degli operatori del Centro e dei pazienti coinvolti nel progetto – oltre quaranta già nella prima fase di avvio – per favorire comunicazione e apprendimenti dei ragazzi autistici anche a casa e scuola». (D.M.G.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: npi@asl16.sanitacn.it.

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