Proroga fino al 31 marzo prossimo, senza alcun taglio, di tutti i progetti personalizzati in corso – ai sensi della Legge 162/98 -, per 33.000 persone con grave disabilità: è questo il significato della Deliberazione 51/15, prodotta il 28 dicembre scorso dalla Giunta Regionale della Sardegna, per la quale si è battuta Simona De Francisci, assessore alla Sanità, per vanificare il rischio concreto di un taglio del 50%, dovuto, secondo la stessa De Francisci, «a un’errata interpretazione tecnica». «Ovviamente – ha dichiarato l’Assessore – questo era inaccettabile e grazie a un importante lavoro con la Commissione Sanità del Consiglio Regionale, abbiamo trovato la giusta soluzione». «Nel frattempo – ha aggiunto – apriamo i termini per i progetti per i vecchi e nuovi casi del 2013, confermando sostanzialmente le regole dello scorso anno, in attesa che la Commissione Tecnica che ho nominato concluda i suoi lavori, per poter dare per tempo soluzione ai problemi che ci sono».
«Nella sua applicazione sarda – ha concluso De Francisci – la Legge 162/98 rimane un modello di eccellenza in Italia e la nostra volontà non può che essere di migliorarlo, in favore delle persone più in difficoltà».
Soddisfazione, ma anche la necessità di proseguire nell’impegno, è stata espressa dal consigliere Marco Espa, componente della Commissione Sanità e Politiche Sociali, che aveva sollevato il caso dei paventati tagli. «Con l’assessore De Francisci – ha dichiarato Espa – abbiamo spesso parere diversi, ma questa volta va benissimo avere accolto l’allarme, senza piegarsi a incredibili logiche ragioneristiche, ascoltando così le proteste che spaventavano le persone con disabilità, le loro famiglie e migliaia di lavoratori: un taglio del 50%, infatti, sarebbe stato veramente devastante».
«E tuttavia – ha concluso – ora, dopo la proroga, ci vuole l’impegno per la prossima Finanziaria 2013: nemmeno lì dev’essere tagliato un solo euro». (S.B.)
Ringraziamo l’ABC Sardegna (Associazione Bambini Cerebrolesi) per la segnalazione.