Nacque nel 1998, all’interno del Salone Internazionale del Libro di Torino – la cui ventiseiesima edizione, intitolata Dove osano le idee, sta per aprirsi giovedì 16 maggio e fino a lunedì 20 al Lingotto Fiere – lo Spazio Ragazzi, che nel 2007 si trasformò in Bookstock Village, area dedicata in particolare a bambini e giovani fino a 20 anni, che rivolge però la sua programmazione a tutto il pubblico del Salone. Un’ulteriore novità arriva poi proprio quest’anno, con alcune delle mostre previste nel Bookstock Village, dedicate alla disabilità e accompagnate da attività interattive per bambini e ragazzi con necessità speciali.
Si tratta innanzitutto di Vietato non sfogliare, mostra itinerante di cui ci siamo già occupati a suo tempo, messa a punto dall’associazione torinese Area – che dal 1982 costituisce un punto di riferimento per bambini e ragazzi con disabilità e per le loro famiglie – la quale riunisce libri accessibili e libri per l’infanzia, dedicati appunto al tema della disabilità, come strumenti semplici e efficaci di condivisione e di crescita.
Si tratta di volumi che i visitatori del Salone potranno sfogliare e conoscere attraverso attività giocose, espressione concreta di come il limite – opportunamente riconosciuto e integrato – possa diventare un autentico stimolo per mettere a punto soluzioni nuove e originali.
Accanto alla mostra, poi, sarà presente il Laboratorio Creatività senza limiti, per proporre appuntamenti utili a conoscere volumi speciali, che rendono accessibile l’esperienza della lettura e trasformano la disabilità in un’autentica e stimolante occasione di narrazione.
Altro appuntamento è quello intitolato A spasso con le dita, mostra-laboratorio in cui verranno esposte tavole tattili d’artista, ispirate ad altrettante parole della solidarietà. Nata nel 2010 dalla collaborazione tra la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi ed Enel Cuore, per promuovere le potenzialità culturali dell’editoria tattile per l’infanzia, l’iniziativa ha consentito la creazione e la distribuzione gratuita di ben cinquemila libri tattili a biblioteche pubbliche, ospedali pediatrici e istituzioni culturali.
A fianco dell’esposizione, verranno poi proposti laboratori e atelier didattici e artistici, esperienze di lettura e rappresentazioni multisensoriali, sempre dedicati alle parole della solidarietà e all’accessibilità. Inoltre, in collaborazione con l’associazione torinese CasaOz (“Per i bambini che incontrano la malattia. E per le loro famiglie”), ci sarà anche un laboratorio per scoprire la serigrafia, antica tecnica di stampa.
Infine, Mia sorella è un quadrifoglio, esposizione delle tavole di Svjetlan Junaković, realizzate per l’omonimo libro di Beatrice Masini, pubblicato da Carthusia (Milano, 2012), in collaborazione con la Fondazione Paideia e il CEPIM (Centro Persone Down) di Torino, storia realizzata attraverso un percorso di condivisione in cui assistenti sociali, psicologi, educatori, genitori, volontari, fratelli e sorelle di bambini con disabilità hanno condiviso idee ed emozioni. Un materiale ricco e coinvolgente, emerso durante una serie di incontri, dal quale Masini ha dato vita a una storia in cui la disabilità viene raccontata da una voce molto particolare, quella cioè della sorella. (S.B.)
Ringraziamo per la segnalazione la CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà) di Torino.