Una giostra per tutti, senza discriminazioni

Procedono a vele spiegate le iniziative avviate per far sì che anche le persone con disabilità intellettive e relazionali - e in particolare quelle con sindrome di Down - possano accedere senza problemi alle varie attrazioni dei parchi di divertimento italiani. E tra le strutture “pioniere” di tali iniziative vi è il Minitalia Leolandia di Bergamo, promotrice tra l’altro, il 12 giugno a Dalmine, di un convegno sulla materia
Attrazione del parco di divertimenti Minitalia Leolandia di Bergamo
Una delle attrazioni del parco di divertimenti Minitalia Leolandia di Bergamo

Risale a circa un anno e mezzo fa il nostro ultimo approfondimento riguardante l’accesso delle persone con disabilità intellettiva e relazionale – e in particolare con sindrome di Down – ai parchi di divertimento, questione che negli anni precedenti tanti problemi (e discriminazioni) aveva causato, suscitando un ampio dibattito non ancora del tutto sopito.
In quell’occasione avevamo riferito con piacere del Protocollo C+1 Entertainment, iniziativa predisposta dal CoorDown (Coordinamento Nazionale delle Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), cui avevano da subito aderito il Minitalia Leolandia di Bergamo, lo Zoomarine di Torvaianica (Roma) e l’Aqualandia di Lido di Jesolo (Venezia), strutture nelle quali non si sarebbe mai assistito a scene di persone con sindrome di Down invitate ad allontanarsi da una o più attrazioni, “vietate” loro a priori, per motivi di sicurezza. Episodi, questi ultimi, che nel corso degli anni erano stati segnalati in molti altri parchi, a iniziare da Gardaland, come avevamo più volte testimoniato anche su queste pagine.

Ebbene, proprio una di quelle strutture “pioniere”, vale a dire il parco di divertimenti Minitalia Leolandia di Bergamo, è ora protagonista di un progetto pilota, denominato Una giostra per tutti, promosso in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, il CoorDown e l’ANCASVI (Associazione Nazionale Costruttori Attrezzature Spettacoli Viaggianti), per garantire appunto le pari opportunità nella fruizione dei parchi di divertimento alle persone con disabilità e in particolare a quelle con sindrome di Down, più “esposte” di altri, a causa dell’immediata riconoscibilità della loro disabilità.
Per affrontare quindi la questione sia da un punto di vista scientifico che tecnico, dapprima si è provveduto a una serie di test scientifici su trenta ragazzi con Sindrome di Down e su un relativo gruppo di controllo – prove che tra l’altro si effettueranno in modo analogo anche presso il parco di divertimenti Miragica di Molfetta (Bari) – e successivamente, mercoledì 12 giugno, si terrà a Dalmine (Bergamo) il convegno denominato anch’esso Una giostra per tutti. Progetto accessibilità ai parchi di divertimento per ospiti con particolari necessità (Polo Didattico Territoriale Vigili del Fuoco, ore 9.30-13), incontro cui parteciperanno esperti nazionali e internazionali, responsabili del progetto, medici (neuropsichiatri, psichiatri e ortopedici), costruttori e associazioni di familiari – rappresentate queste ultime in particolare da Anna Contardi, in rappresentanza del CoorDown – per affrontare il tema sotto vari punti di vista e discutere i primi risultati ottenuti.
«Questo lavoro – spiegano i promotori dell’iniziativa – servirà in sostanza a fornire le basi scientifiche per la stesura di Linee Guida nazionali e internazionali, ad oggi inesistenti, la cui presentazione è prevista per l’autunno del 2014». (S.B.)

È disponibile il programma completo del Convegno di Dalmine (Bergamo) del 12 giugno. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Marcella Ubezio (marcellaubezio@aragorn.it).

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