Avventure quotidiane di un manipolo di ciechi

di Claudio Arrigoni*
È questo il sottotitolo dell’interessante docufilm intitolato “Per altri occhi”, voluto da Silvio Soldini e Giorgio Garini e diretto dallo stesso Soldini, centrato sulle storie di dieci “antieroi ciechi”, che verrà proiettato in numerose sale italiane il 9 ottobre, alla vigilia della Giornata Mondiale della Vista. «Un racconto vivace e sorprendente - è stato scritto - che abbatte le barriere e fa cambiare lo sguardo nei confronti della diversità»
Silvio Soldini al Museo Tattile Statale Omero di Ancona
Il regista Silvio Soldini al Museo Tattile Statale Omero di Ancona, durante una fase delle lavorazioni del docufilm “Per altri occhi”

Enrico fa il fisioterapista, ma appena può scappa in una barca a vela. Giovanni è un imprenditore che scia e non teme nuove esperienze. Gemma studia violoncello e gareggiava sulla neve, prima che l’arte la coinvolgesse appieno. Felice è uno scultore, ma ama il diamante del baseball. Luca un musicista con l’hobby della fotografia. Loredana per lavoro risponde al telefono, ma la passione è il tiro con l’arco e si diletta con la danza del ventre. Mario con la pensione ha avuto il tempo di pensare allo sport, che ama. Piero ha fatto dell’informatica più di una passione. Claudio e Michela vivono insieme: pane, amore, sorrisi e ironia.
Sono dieci antieroi. Ciechi. Silvio Soldini e Giorgio Garini, cineasti e curiosi, li hanno seguiti per due anni. Con Per altri occhi raccontano loro, che fanno cambiare «il nostro sguardo sulla vita e sul mondo».
Ne è venuto fuori un docufilm che mentre lo guardi speri non finisca nei novantacinque minuti in cui è rinchiuso, dove la bellezza di vite straordinarie fa apparire come ordinario, nel senso più positivo del termine, che Felice Tagliaferri sia un grande scultore (dal 14 ottobre è in programma una sua mostra a Milano alla Chiesa di San Marco), senza vedere soggetti e opere oppure che Luca Casella sia un musicista di altissimo livello e si diverta a fare fotografie di grande impatto e significato, anche lui senza vedere soggetti e opere. A volte solo percependo che “là qualcosa deve esserci” e quindi prendendo la digitale, puntando e immortalando una scultura o un paesaggio.

È l’atmosfera che emoziona nel film: la leggerezza, il candore e il sorriso con il quale ognuno di loro affronta ogni giornata e ogni cosa che fa. E di questo va dato atto al lavoro di Soldini e Garini. «Un racconto vivace e sorprendente, a tratti perfino comico, che ci fa ridere e commuovere, che abbatte le barriere, fa cambiare il nostro sguardo nei confronti della diversità e ci insegna a fronteggiare le piccole sfide di ogni giorno in modo positivo e gioioso. Perché la vita è sempre nelle nostre mani, basta viverla senza prendersi troppo sul serio», si legge correttamente nella presentazione.
Tutto nasce da un incontro di Soldini: «Enrico, un fisioterapista non vedente. Le cose che mi ha raccontato durante le poche sedute che ho fatto con lui, la sua leggerezza, l’ironia, la sua capacità di vivere la propria vita, mi hanno profondamente colpito. Ho iniziato a indagare questo mondo con Giorgio Garini, alla ricerca di altre persone che ci lasciassero entrare nelle loro vite, ci aiutassero a capire com’è possibile, senza vedere, fare tutto ciò che fanno. È stato un viaggio lungo due anni, pieno di stupore. Sapevamo che avremmo imparato cose nuove; non sapevamo quali e quante emozioni ci avrebbe riservato e fino a che punto sarebbe arrivata la nostra ammirazione».

Ci sono perle in immagini e parole. Scelti qua e là, ma ognuno avrà i suoi. Lo stupore di Mario che si accorge di avere in casa un quadro di nudo. Loredana che controlla le frecce che ha tirato con l’arco: «Se c’è una persona che mi vuole accompagnare dico di sì, anche se quella strada la conosco. Penso che in quel momento magari quella persona ha bisogno di sentirsi utile e sarà contenta». Michela: «Il limite ce lo poniamo noi. Se si impara a correre per giocare a baseball, poi nella vita quotidiani si saprà muoversi da soli». Piero che mostra l’evoluzione della tecnologia: «Le tasse le pago anche io, perché non posso avere i servizi che hanno tutti? Perché ci si dimentica di noi?». Felice che spiega ogni scultura e corregge un difetto che la vista non vede: «Mio padre fa il camionista, mio fratello fa il camionista. Se non avessi fatto perso la vista avrei fatto io camionista anche io».

Singolare la scelta della proiezione: un evento unico il 9 ottobre (il 10 sarà la Giornata Mondiale della Vista, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità) in trenta sale italiane, dove dopo la proiezione sarà trasmesso via satellite un evento speciale con Silvio Soldini, Giorgio Garini, Gianna Nannini, Giovanni Soldini e i protagonisti del film, condotto da Gianni Fantoni.

Testo già apparso (con il titolo “Per Altri Occhi. ‘Avventure quotidiane di un manipolo di ciechi’ in un film”) in “InVisibili”, blog del «Corriere della Sera.it». Viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti al contesto, per gentile concessione.

Per altri occhi. Avventure quotidiane di un manipolo di ciechi. Docufilm di Silvio Soldini e Giorgio Garini. Regia di Silvio Soldini. Prodotto da Lionello Cerri e Silvio Soldini. Con Enrico Sosio, Giovanni Bosio, Gemma Pedrini, Luca Casella, Felice Tagliaferri, Mario Santoni, Claudio Levantini, Michela Marcato, Piero Bianco e Loredana Ruisi.
Il docufilm è stato girato anche nelle sale del Museo Tattile Statale Omero di Ancona.

Queste le sale che il 9 ottobre proietteranno Per altri occhi:
Ancona: Azzurro; Bari: ABC; Bologna: Rialto; Cagliari: Greenwich; Cremona: Spaziocinema e Po; Firenze: Il portico; Genova: Ariston; Mantova: Ariston; Milano: Apollo Spazio Cinema; Modena: Raffaello; Monza: Teodolinda Spazio Cinema; Padova: Astra; Palermo: Igiea; Perugia: Zenith; Poggibonsi (Siena): Politeama: Roma: Farnese e Greenwich; Sesto San Giovanni (Milano): Rondinella; Torino: Massimo; Tortona (Alessandria): Megaplex; Treviglio (Bergamo): Ariston; Treviso: Multisala Corso; Varese: Multisala Miv; Viareggio (Lucca): Odeon Politeama; Udine: Visionario.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@lumierefilm.it.

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