Ugo Parenti è il padre di un ragazzo con la sindrome di Asperger – disturbo dello spettro autistico definito “ad alto funzionamento” – e qualche anno fa, insieme alla propria famiglia, ha avviato un sito web dal simpatico e curioso nome di Gnomo ASPirino (ove naturalmente le lettere “ASP” sono un preciso riferimento alla patologia di cui si parla).
Vale certamente la pena riprenderne la presentazione, ove Parenti scrive: «L’idea dello Gnomo nasce dalla necessità che provavo, e provo tuttora molto forte, di fare qualcosa di molto pratico e reale sia per una corretta e discreta informazione sulla sindrome di Asperger che, e soprattutto, per riuscire ad essere là, in quel momento in cui le famiglie (i genitori in particolar modo) si pongono quella “famosa” domanda: “mio figlio è normale ?”. Insomma, al sorgere dei primi dubbi… Proprio in quel momento, quando non sono ancora intervenute le varie figure di riferimento (psicologi, neuropsichiatri, logopedisti, psicomotricisti, etc.,), è facile che si crei il terreno fertile per la comparsa, nei genitori, di depressione (alimentata dalla confusione e dalla ricerca spasmodica di risposte) e di crisi di coppia anche di grave entità (uomo e donna affrontano in modo diverso la consapevolezza di vivere una realtà portata da un disagio all’interno della propria famiglia, ma questo è un altro argomento…). Uno dei miei scopi è far capire loro, a questi genitori, che non sono soli, che possono essere aiutati (sia loro che la persona con sindrome di Asperger) e che, insomma, una risposta a quella domanda c’è!!!».
Un’iniziativa, quindi, certamente meritoria, tutta all’insegna della buona informazione, della condivisione e dello scambio di esperienze.
Attualmente Gnomo ASPirino è impegnato anche a promuovere e a sostenere un bel progetto, significativamente intitolato Il Cassetto dello Gnomo, vale a dire una trasmissione radiofonica tutta condotta da persone con sindrome di Asperger già in onda dall’11 gennaio e d’ora in poi per ogni sabato (ore 15.30 e in replica la domenica successiva alle 17), sulle frequenze dell’emittente piemontese Radio Nichelino Comunità (Torino e Provincia 107.400, Cuneo e Provincia: 107.300 e anche in web).
Programma di circa mezz’ora, Il Cassetto dello Gnomo prevede all’inizio i cosiddetti “cappelli”, durante i quali si affrontano le particolarità della sindrome di Asperger, raccontate direttamente dagli interessati e da uno specialista che avvalora i contenuti presentati con un parere medico. Successivamente, le persone in studio – quattro ragazzi con sindrome di Asperger dell’Associazione Il Riccio di Torino – affrontano e discutono, a loro modo e senza alcun copione, una serie di argomenti, fatti e notizie di interesse pubblico e di attualità. Sono previste infine anche puntate con ospiti, per lo più medici da coinvolgere nel dialogo con i giovani conduttori, ma, fatto ancor più importante, è invitata a parlare in trasmissione ogni persona che lo voglia.
A coadiuvare il tutto in studio, lo stesso Ugo Parenti, ideatore del programma e al termine di ogni puntata è prevista anche la segnalazione di un’Associazione, di una Cooperativa e di altre realtà positive del territorio, che assicurano un concreto supporto d’aiuto a chi vive il disagio legato alla sindrome di Asperger e ai disturbi dello spettro autistico in generale.
“Fare rete”: è probabilmente questo l’obiettivo principale del Cassetto dello Gnomo, una trasmissione che «vuole “unire” ed essere d’avvero d’aiuto ai cittadini», come spiega Parenti. «Ultimamente – dichiara – e specie a Torino, nascono molte realtà associative che tutelano e cercano di aiutare le persone con disabilità, ma spesso sono isolate, non coordinate e, ancor più spesso coinvolte in morse di invidie territoriali ed egoistiche. Ecco dunque la mia motivazione principale: fare rete, perché sono convinto che non ci sia valore più importante che non creare una rete costruttiva e collaborativa a disposizione delle famiglie che affrontano il tema della disabilità». «Anche per questo – prosegue – sono dell’idea che la trasmissione non debba avere un format troppo “didattico” e che non cada necessariamente nel “negativo”. Vorrei cioè che avesse e mantenesse un senso di “positività”, di speranza e che soprattutto portasse chi la ascolta a sentirsi meno solo».
«Dedicare buona parte del programma alla conduzione diretta di ragazzi e adulti con sindrome di Asperger – conclude Parenti, che vorrebbe anche partecipare con questo progetto a bandi regionali, nazionali ed europei – è un’idea voluta anche con la speranza che possano pure aprirsi per queste persone orizzonti lavorativi legati proprio al mondo della comunicazione via etere».
Insomma, per dirla con le parole dello “Gnomo ASPirino”, «ogni progetto è nulla, se non c’è alla sua base un sogno», ma a differenza dei proverbiali “sogni nel cassetto”, quasi mai destinati a realizzarsi, il “cassetto dello Gnomo” sembra essere assai ampio e soprattutto è diventato una positiva realtà. (Stefano Borgato)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ugoparenti@yahoo.it.