Salvare la Sanità Pubblica è una missione possibile

Lo ribadirà ancora una volta il 14 marzo a Bologna la Fondazione GIMBE, durante la propria Nona Conferenza Nazionale, sottolineando tuttavia che «per salvare il Servizio Sanitario Nazionale è indispensabile che tutti i portatori d’interesse della Sanità mettano da parte interessi di categoria e sterili competizioni, intraprendendo una stagione di collaborazione, che indirizzi le risorse verso servizi e prestazioni efficaci e appropriati»

Candeline per i 35 anni del Servizio Sanitario Nazionale

Il 23 dicembre 2013 il Servizio Sanitario Nazionale ha compiuto 35 anni, ricorrenza, però, circondata da un silenzio realmente assordante

«Il 23 dicembre scorso – sottolinea Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE, organizzazione costituita nel 2010 dall’Associazione Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze – il Servizio Sanitario Nazionale ha compiuto 35 anni, circondato dall’assordante silenzio della politica che negli ultimi anni ha subordinato alla crisi finanziaria del Paese il diritto costituzionale alla salute, spianando inevitabilmente la strada all’intermediazione finanziaria e assicurativa dei privati. In attesa, dunque, di conoscere bene le idee e i programmi del nuovo Governo sulla Sanità Pubblica, vogliamo mantenere i riflettori puntati sulla più grande conquista sociale dei cittadini italiani: un servizio sanitario pubblico, equo e universalistico da difendere e garantire alle future generazioni».
E si baserà proprio su questi fondamentali concetti la Nona Conferenza Nazionale GIMBE, intitolata Evidenze e innovazioni per la sostenibilità della Sanità Pubblica, in programma per venerdì 14 marzo a Bologna (Royal Hotel Carlton).

L’appuntamento coinciderà anche con la presentazione del Primo Rapporto GIMBE sul Servizio Sanitario Nazionale, ove la Fondazione promotrice ribadirà ancora una volta fermamente che, nonostante i tagli, la Sanità Pubblica rimane sostenibile, «perché – come sottolinea Cartabellotta – una percentuale consistente della spesa può essere recuperata riducendo inefficienze e sprechi che si annidano a tutti i livelli». «Per far questo – aggiunge però – è indispensabile che tutti i portatori d’interesse della Sanità, mettendo da parte interessi di categoria e sterili competizioni, intraprendano una nuova stagione di collaborazione, per indirizzare le risorse verso servizi e prestazioni sanitarie efficaci e appropriati. In altre parole, il denaro pubblico oggi può finanziare solo quello che funziona a chi ne ha realmente bisogno».

Nella stessa giornata di Bologna è in programma anche l’interessante forum intitolato Perché vogliono smantellare il Servizio Sanitario Nazionale?, cui parteciperanno autorevoli rappresentanti del mondo politico, istituzionale, scientifico e  della società civile, quali Nerina Dirindin, senatrice, Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Fulvio Moirano, direttore dell’AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), Gavino Maciocco, docente dell’Università di Firenze, Fausto Nicolini, direttore generale dell’Azienda USL di Reggio Emilia e Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva.
Oltre infine alla consegna di alcuni riconoscimenti (Premio Salviamo il Nostro SSN, Premio Evidence e GIMBE Awards), è prevista anche la presentazione di tredici progetti di eccellenza del Laboratorio Italia, realizzati nelle Aziende Sanitarie sotto il segno della collaborazione multiprofessionale, a documentare ulteriormente – con fatti concreti – che le evidenze e le innovazioni possono contribuire in maniera determinante alla sostenibilità della Sanità Pubblica. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficio.stampa@gimbe.org.

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