«Convocazione entro quarantacinque giorni del Tavolo Interministeriale con la partecipazione delle Regioni e aperto a tutte le Associazioni, per la definizione di un Piano Nazionale sulla Non Autosufficienza, con particolare attenzione al tema della domiciliarità indiretta; approfondimento dei riflessi dell’inclusione nell’ISEE [Indicatore della Situazione Economica Equivalente, N.d.R.] delle provvidenze sociali; chiarimento dei criteri di ripartizione dei 350 milioni di euro del Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze, nel senso della destinazione ai malati gravissimi del 30% di 275 milioni più gli ulteriori 75 milioni già a tal fine vincolati, procedendo, ove necessario, all’apposita riformulazione del Decreto Interministeriale».
Sono stati questi – come li si può leggere in un comunicato diffuso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – gli impegni assunti da Enrico Zanetti, sottosegretario all’Economia e alla Finanze, Franca Biondelli, sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali e Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute, di fronte alle istanze del Comitato 16 Novembre (Associazione Malati SLA e Malattie Altamente Invalidanti), i cui rappresentanti – come avevamo riferito nei giorni scorsi – avevano deciso di scendere di nuovo in piazza a Roma, esattamente davanti al Ministero dell’Economia e delle Finanze, «per difendere i diritti fondamentali delle persone con disabilità grave e gravissima – com’era stato scritto in un comunicato – considerando l’assenza di risposte positive alle nostre richieste rivolte al Governo, di avviare un Tavolo Interministeriale sul Piano Nazionale per la Non Autosufficienza, promesso alla fine del 2013 insieme all’aumento del Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza, abbiamo deciso». (S.B.)
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