Qual è il ruolo dei Fondi Strutturali Europei 2014-2020 e quali sono le risorse che il Terzo Settore è chiamato a mettere in campo, insieme agli altri stakeholder (“portatori d’interesse”) che partecipano alla definizione degli obiettivi, per rispondere con azioni che incidano sui territori e che rientrino nella politica di coesione sociale dell’Unione Europea?
Venerdì 23 e sabato 24 maggio a Roma (Scout Center, Largo dello Scautismo, 1), il Forum Nazionale del Terzo Settore, con il sostegno e la collaborazione della Fondazione CON IL SUD, promuoverà il seminario denominato Fondi Europei 2014-2020 e il ruolo del Terzo Settore, una due giorni voluta per presentare l’Accordo di Partenariato 2014-2020, confrontarsi sugli obiettivi e i risultati attesi della programmazione 2014-2020, oltreché sull’accesso al credito e su come costruire partenariati di successo, sui Fondi Europei e su quello che sarà il coinvolgimento del Terzo Settore, presentando esperienze e buone pratiche di programmazione.
Al contempo l’incontro sarà l’occasione per riflettere e fare tesoro delle criticità percepite nel periodo precedente (2007-2013), tra cui l’effettivo coinvolgimento dei vari attori rilevanti nel processo di programmazione e la ripartizione delle risorse in tema di coesione sociale.
«I Fondi strutturali Europei – sottolinea Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore – sono un’occasione sostanziale di crescita per il nostro Paese che questa volta non dobbiamo lasciarci sfuggire. Nella precedente programmazione ci siamo trovati a partecipare con un ruolo subalterno, costretti a subire le inefficienze altrui. Per i prossimi sette anni vogliamo intervenire con un ruolo di primo piano nell’Accordo di Partenariato e nello sviluppo locale perché non sia anche questa un’occasione mancata».
«La riflessione promossa dal Forum del Terzo Settore – dichiara dal canto suo Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD – è particolarmente importante e di grande attualità. Anche se in misura non adeguata, i Fondi Strutturali per il periodo 2014-2020 prevedono un incremento di risorse per l’area del welfare, con particolare riferimento agli interventi che favoriscono l’innovazione sociale e i percorsi di inclusione. A me pare che la questione prioritaria, in questa fase, non sia tanto la perfetta articolazione degli obiettivi, quanto piuttosto affrontare con la necessaria discontinuità le modalità di spesa, di assistenza tecnica, che, in quest’area, vanno particolarmente innovate. Sono infatti sotto agli occhi di tutti i ritardi e le inefficienze, alcune clamorose, registrati nel periodo 2007-2013». (A.M.)
Sono disponibili il programma completo della due giorni di Roma e anche una scheda tecnica riguardante i Fondi Strutturali Europei. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@forumterzosettore.it.