Solo «dopo l’esplosione dello scandalo statunitense che ha costretto la Chiesa a prendere atto del problema pedofilia, e la dura presa di posizione di Papa Benedetto XVI, anche loro hanno deciso di non nascondere più nulla. Si sono ritrovati nell’Associazione Sordi Antonio Provolo e poi si sono rivolti alla curia e ai vertici dell’Istituto».
Questo si leggeva nel 2009 all’interno di un’ampia inchiesta pubblicata dalla rivista «L’Espresso», che mise in piena luce la drammatica vicenda di decine di persone con disabilità uditiva dell’Istituto Antonio Provolo di Verona, che proprio qualche mese prima avevano denunciato di essere state vittime, da bambini e bambine, di «abusi sessuali da parte di sacerdoti e fratelli religiosi».
Da allora c’è anche una Giornata della Memoria delle vittime dei reati di pedofilia commessi da religiosi e oggi l’Associazione Sordi Antonio Provolo – associata alla FIADDA (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi), organizzazione, quest’ultima, a sua volta aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – prosegue nella propria azione, volta «a tener vivo – come si legge in una nota – il ricordo degli abusi clericali perpetrati su bambini sordomuti e la pedofilia clericale in generale». «Nonostante i ripetuti solleciti – vi si legge ancora – la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) non ha ancora parlato del fatto di promuovere una commissione indipendente al fine di appurare l’entità delle violenze sessuali commesse in strutture e/o da membri del clero anche in passato. La stessa richiesta, inoltre, è stata rivolta anche a Papa Francesco, con una lettera del 31 dicembre scorso».
Ricordando infine la «reprimenda dell’ONU, che nel febbraio di quest’anno ha accusato il Vaticano di avere fatto poco o nulla per prevenire o far cessare gli episodi di pedofilia clericale, paragonando tali abusi al delitto di tortura», i rappresentanti dell’Associazione Provolo segnalano l’organizzazione di una manifestazione per la citata Giornata della Memoria – in programma a Verona, per il pomeriggio di venerdì 19 settembre – iniziativa che prevede, oltre a un corteo che arriverà nella centralissima Piazza Bra della città scaligera, la presentazione di una serie di interventi e testimonianze, per porre anche precise domande al Pontefice in relazione al “Caso Provolo”. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@associazionesordiprovolo.it.