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«Il video Scarpette rosse, girato da Bernardo Bertolucci, dimostra l’autentica via crucis che le persone con disabilità devono affrontare ogni giorno a causa della presenza delle barriere architettoniche sparse ovunque sul suolo capitolino, che impediscono a chi soffre di ridotte capacità motorie di accedere agli spazi pubblici».
Lo dichiara Alessandro Gerardi, consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni, riferendosi al video di un minuto e mezzo, intitolato appunto Scarpette rosse (Red Shoes), e diretto dalla sua carrozzina dal celebre regista Bernardo Bertolucci, che lo aveva presentato nel 2013 alla Mostra del Cinema di Venezia.
Da allora, però, praticamente nessuno ha visto quel prezioso “documento d’autore”, cosicché in questi giorni lo stesso Bertolucci ha deciso di riproiettarlo a casa propria, sottolineando tra l’altro non solo i disagi di chi si muove in carrozzina, ma anche quelli delle «mamme con i bimbi piccoli in braccio, costrette a camminare su strade ridotte a vulcani senza speranza e di chi si appoggia ad un bastone».
«Altro che città all’altezza delle grandi metropoli europee – sottolinea ancora Gerardi -, ormai a Roma le persone con disabilità vivono una situazione non più sostenibile, costrette a spostarsi da un luogo all’altro in modo non autonomo e non dignitoso; una realtà che ci umilia agli occhi degli altri Paesi e rispetto alla quale la Giunta e il Sindaco devono cominciare ad assumersi per intero tutte le loro responsabilità, visto e considerato che, su iniziativa della nostra Associazione, l’Amministrazione capitolina è stata condannata per ben due volte [se ne legga anche nel nostro giornale, N.d.R.], per aver tenuto un comportamento discriminatorio nei confronti delle persone con disabilità motorie, proprio a causa del mancato abbattimento delle barriere architettoniche».
«Ci appelliamo dunque al regista Bertolucci – conclude il Consigliere dell’Associazione Coscioni – invitandolo a sostenere le battaglie giudiziarie che abbiamo promosso e intendiamo promuovere nei confronti di Roma Capitale, per contrastare i comportamenti discriminatori posti in essere da questa Amministrazione Comunale nei confronti delle persone con disabilità».
Qualche giorno fa – quasi piacevolmente sorpresi – avevamo potuto raccontare di una mostra a Roma del tutto accessibile alle persone con disabilità visiva. Ecco dunque, purtroppo, il triste rovescio della medaglia. (Stefano Borgato)
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