Da dieci anni a fianco delle persone con sclerosi multipla

Se adeguatamente formati, gli infermieri possono avere un ruolo sempre più determinante nella vita delle persone con sclerosi multipla, affrontando con più autonomia i vari aspetti della multiformità con cui tale malattia si presenta. Sta in questo sia il presupposto che l’obiettivo della SISM (Società Infermieri Sclerosi Multipla), fondata dieci anni fa dall’AISM, che l’8 e 9 novembre a Roma terrà il proprio convegno nazionale

Tre infermiere fotografate di spalleSi celebrano in questo 2014 i dieci anni dalla nascita della SISM, la Società Infermieri Sclerosi Multipla, fondata dall’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), per promuovere e sviluppare una formazione specialistica per gli infermieri che operano con persone con sclerosi multipla, allo scopo di favorirne il riconoscimento del ruolo professionale specifico, nella gestione di una malattia multifattoriale e cronica com’è appunto la sclerosi multipla, svolgendo un ruolo cardine di cerniera fra medico, paziente e famiglia e contribuendo a fornire un servizio migliore in termini di qualità e assistenza.
In questo decennio, la SISM ha promosso ogni anno numerose attività di formazione e in particolare il convegno periodico in cui si riuniscono infermieri provenienti da tutta Italia, che questa volta è in programma a Roma, sabato 8 e domenica 9 novembre (Barceló Aran Mantegna Hotel, Via Mantegna, 130).

«L’infermiere – spiegano i responsabili della Società – ha un ruolo sempre più determinante nella vita del paziente. Egli, infatti, è in grado di affrontare, con più autonomia, i vari aspetti della multiformità con cui la sclerosi multipla si presenta e che vanno a incidere sulla qualità della vita della persona con sclerosi multipla. Il dialogo, l’utilizzo di un linguaggio chiaro e comune, la presenza continua, una presa in carico globale e costante nel tempo sono compiti che l’infermiere, adeguatamente formato nella cura della sclerosi multipla, può svolgere e che lo rendono un punto di riferimento per la persona colpita dalla malattia e per i suoi familiari. Non solo, quindi, un portatore di qualità, ma anche un anello indispensabile dell’èquipe interdisciplinare».
Da segnalare che la SISM fa anche parte dello IOMSN (International Organization of Multiple Sclerosis Nurses), ovvero la principale organizzazione internazionale di infermieri che operano nella sclerosi multipla.

E da ultimo, ma non certo ultimo, per festeggiare il proprio decennale, la Società ha promosso il Premio Carla Flamini, destinato a un infermiere particolarmente distintosi per il proprio impegno con le persone con sclerosi multipla.
L’iniziativa è intitolata a colei che fu tra i Soci Fondatori della SISM, infermiera del Centro Sclerosi Multipla del Poliambulatorio Mazzacorati di Bologna, scomparsa qualche anno fa, che mise la sua esperienza professionale a disposizione dell’AISM. «La centralità del ruolo dell’infermiere – è stato scritto di Carla Flamini – veniva da lei pienamente interpretata, nel raccordo tra l’attività medica, quella infermieristica e la rete dei servizi afferenti al centro. La ricchezza umana nel rapporto con i pazienti risaltava quotidianamente, all’insegna della massima disponibilità, della capacità di ascoltare e di dare preziose risposte, sempre con serenità, lasciando fuori dal Centro ogni problematica personale». (S.B.)

È disponibile il programma completo del decimo convegno nazionale SISM dell’8 e 9 novembre a Roma. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa e Comunicazione AISM (Barbara Erba), barbaraerba@gmail.com; sism@aism.it.

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