Questo chiediamo, a chi governerà la Calabria

In vista delle ormai imminenti elezioni regionali in Calabria del 23 novembre, la FISH della Regione (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) propone a tutti i candidati di sottoscrivere un Manifesto - cui diamo spazio integralmente - centrato su alcuni princìpi fondamentali, e segnatamente su quelli sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità
Nunzia Coppedé
Nunzia Coppedé, presidente della FISH Calabria

Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, nessuna discriminazione né violazione dei diritti umani, e, per usare uno slogan ben noto, quello cioè del movimento internazionale delle persone con disabilità, Nulla su di Noi, senza di Noi!: sono queste le “parole chiave” del Manifesto sulla Condizione delle Persone con Disabilità che la FISH Calabria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – su elaborazione del giurista Angelo D. Marra – propone di sottoscrivere a tutti i candidati alle imminenti elezioni regionali in Calabria del 23 novembre prossimo.
Ben volentieri lo pubblichiamo integralmente.

«La FISH Calabria, in vista delle prossime consultazioni elettorali regionali, invita i candidati a sottoscrivere questo Manifesto. La FISH chiede con forza un rinnovato e concreto impegno da parte degli amministratori della Comunità per il rispetto dei diritti delle persone disabili.
In particolare, si sollecita l’attenzione verso alcuni temi che risultano prioritari.

È necessario che:
1. La Regione Calabria assuma la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con disabilità del 2006 quale quadro di riferimento per l’attuazione ed erogazione dei propri servizi, la propria azione politica, e le attività di pertinenza istituzionale.
L’adesione, anche formale, alla Convenzione è atto politico e di indirizzo, che comporta una rivisitazione dei servizi alla disabilità dell’Ente in base ai diritti umani.

2. La Regione adotti una politica sulla disabilità unitaria, che sia condivisa con le persone disabili e attuativa della Convenzione ONU del 2006.
La disabilità fa parte delle politiche ordinarie (secondo il principio del mainstreaming) dell’Ente, con attenzione specifica alla rilevanza della condizione dei cittadini disabili in tutti gli àmbiti in cui questo opera, senza perseguire politiche di separatezza e settorializzazione.

3. La Regione predisponga quanto è necessario per rendere possibili esperienze di vita indipendente a quei cittadini con disabilità (singoli, coppie, o comunità autogestite) che le vogliano intraprendere (articolo 19 della Convenzione ONU).
In particolare, è opportuno che siano messi a disposizione:
° alloggi idonei alla vita indipendente delle persone con disabilità;
° assistenti personali per la vita indipendente;
° facilitazioni per la modifica degli edifici e degli spazi esistenti, al fine di consentire la vita indipendente;
° strumenti amministrativi concreti per la realizzazione dei progetti individuali di vita delle persone disabili, previsti dalla Legge 328 del 2000 (articolo 14) sui servizi sociali e dalla Legge Regionale della Calabria n. 23 del 2003.

4. Particolare attenzione sia posta nell’organizzare:
a) i servizi di trasporto di pertinenza della Regione, in modo che sia garantita la possibilità di usare i treni regionali senza limitazioni. È necessario migliorare l’accessibilità di tutte le stazioni, al momento presente “a macchia di leopardo” e non sempre garantita, e di tutte le tipologie di treno (articolo 20 della Convenzione ONU).
È altresì necessario rendere veramente accessibili alle persone con disabilità autobus e altri mezzi di trasporto, sia regionali che locali, per consentire ai cittadini disabili la fruizione dei servizi di trasporto pubblico e del loro diritto alla mobilità personale che è, allo stato, negato.
b) È necessario consentire alle persone con disabilità di muoversi in autonomia e sicurezza. La Regione deve operare per garantire l’accessibilità effettiva degli uffici nonché di spazi pubblici e privati nei singoli Comuni (articolo 9 della Convenzione ONU).
Particolare attenzione deve porsi all’edilizia scolastica e ai servizi per l’inclusione scolastica e lavorativa (articoli 24 e 27 della Convenzione ONU).
Ed è indispensabile rivedere la Legge Regionale in materia di eliminazione delle barriere architettoniche, per attuare il diritto all’accessibilità e orientare l’azione verso la Progettazione Universale (articolo 4 della Convenzione ONU). La mancata accessibilità costituisce la lesione di un diritto e della dignità delle persone. I nuovi Amministratori devono assumere l’impegno di realizzare una Regione “per tutti”.
c) L’utilizzo dei Fondi Strutturali dev’essere orientato alla realizzazione dei diritti delle persone disabili, così come previsto dai regolamenti istitutivi europei. La disabilità è parte delle politiche ordinarie e non possono essere intraprese azioni finanziate con Fondi Strutturali che non tengano conto delle persone con disabilità.
Deve inoltre essere garantita la partecipazione delle persone disabili nelle fasi di programmazione, realizzazione e monitoraggio delle azioni, secondo il principio della non discriminazione e in attuazione del Piano d’Azione Europeo 2010-2020.
d) La legislazione regionale dev’essere migliorata per attuare i diritti delle persone disabili in tema di vita familiare e salute (articoli 23 e 25 della Convenzione ONU).
La necessità di ridurre le spese in àmbito sanitario non deve portare a una riduzione delle prestazioni di abilitazione e riabilitazione delle persone disabili, a una loro discriminazione, ovvero alla mancata gratuità del trattamento, all’assenza di servizi di qualità nel proprio territorio, per non essere costretti ai soliti “viaggi della speranza” e a una diminuzione nell’erogazione degli ausili (articolo 26 della Convenzione ONU).
NULLA SU DI NOI, SENZA DI NOI!».

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: fishcalabria@gmail.com.

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