Rifinanziare subito il fondo per l’inserimento lavorativo

«Il fondo per il diritto al lavoro delle persone con disabilità - denuncia Nina Daita, responsabile CGIL per le politiche sulla disabilità - non è stato rifinanziato per l’anno 2015. Se il Governo quindi non provvederà, non ci saranno più soldi né per dare contributi ai datori di lavoro che assumono lavoratori con disabilità a tempo indeterminato attraverso le convenzioni, né per concedere i rimborsi parziali delle spese sostenute dalle aziende per l’adattamento del posto di lavoro»

Ombra di persona con disabilità

«Il fondo per il diritto al lavoro delle persone con disabilità, previsto dalla Legge 68/99 [“Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, N.d.R.], non è stato rifinanziato per l’anno 2015. Questo significa che non ci saranno più soldi né per dare contributi ai datori di lavoro che assumono lavoratori con disabilità a tempo indeterminato attraverso le convenzioni, né per concedere i rimborsi parziali delle spese sostenute dalle aziende per l’adattamento del posto di lavoro».
A lanciare ancora una volta l’allarme è stata Nina Daita, responsabile della CGIL per le politiche sulla disabilità, intervenendo al convegno La sfida per l’inclusione. Il futuro delle persone con disabilità, appuntamento voluto con forza da FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali di Persone con Disabilità), in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 dicembre, e che ha visto anche la partecipazione tra gli altri – come riferiamo in altra parte del giornale – del presidente del Consiglio Matteo Renzi e dei ministri Beatrice Lorenzin e Stefania Giannini.

«Nella Legge di Stabilità per il 2015 – ha dunque sottolineato con forza Daita – dev’essere subito rifinanziato il fondo per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità. Il perdurare della crisi economica e occupazionale che attanaglia il nostro Paese, infatti, si ripercuote maggiormente proprio sui più deboli, che sono messi a dura prova da questo periodo di grandi difficoltà. Basti pensare che il numero delle persone con disabilità iscritte al collocamento obbligatorio, e dunque in cerca di occupazione, è di circa 700.000 unità».

La rappresentante sindacale ha ricordato anche che il fondo previsto dalla Legge 68/99, partito con oltre 51 milioni di euro, «ha subìto dal 2011 un drastico ridimensionamento fin quasi all’azzeramento, ma che poi, anche per effetto della nota Sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che nel luglio 2013 richiamò l’Italia per l’inadempienza del nostro Paese nel garantire ai lavoratori con disabilità un effettivo inserimento, ha fatto registrare qualche segnale di ripresa, con una dotazione di quasi 13 milioni per il 2013 e di oltre 21 milioni per il 2014». «Pertanto – ha concluso Daita – il Governo dovrà assolutamente trovare risorse adeguate per il rifinanziamento del fondo anche per il 2015». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: politichedisabilita@cgil.it.

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