Si chiama Suono anch’io l’innovativo progetto di musicoterapia senza barriere, ideato e condotto dall’Accademia della Musica di Padova e rivolto a bambini e giovani con disabilità psico-fisica.
Si tratta di un’iniziativa pilota a livello italiano, che gode del partenariato dell’Università di Padova e del Conservatorio Pollini della città veneta e che «grazie all’impiego di sofisticate tecnologie – come spiegano i promotori – permette anche a persone con forti limiti psico-motori di poter produrre dei suoni, interagendo con la musica per mezzo di un particolare “sensore” progettato per riconoscere il movimento di un corpo, di una mano e persino di un dito, trasformandolo appunto in suono. In questo modo il soggetto si trasforma in esecutore attivo nel contesto musicale – nel concerto come in un assolo – interagendo con la musica, come detto, e partecipando all’evento sonoro a vari gradi e livelli».
Proprio in questi giorni l’Accademia della Musica ha messo a disposizione, nell’àmbito di Suono anch’io, cinque nuovi percorsi completamente gratuiti, rivolti appunto ad altrettante persone con disabilità. (S.B.)
Per approfondimenti sul Progetto Suono anch’io, accedere allo spazio dedicato nel sito dell’Accademia della Musica di Padova. Per ulteriori informazioni: info@accademiadellamusica.it.