Non lascia certo indifferenti – e crediamo non potrà lasciare indifferente nemmeno la Giunta Regionale della Sardegna – il lungo, lunghissimo elenco di organizzazioni (lo si veda qui in calce), che insieme al Comitato dei Familiari per l’Attuazione della Legge 162/98 in Sardegna e a tanti singoli cittadini, famiglie ed esponenti del Movimento della Vita Indipendente di tutte le Province Sarde, saranno mercoledì 18 febbraio davanti all’Assessorato Regionale della Sanità di Cagliari (Via Roma, 223, ore 10.30), a sostenere il presidio permanente di protesta promosso dal Comitato 16 Novembre e dall’Associazione Viva la Vita Sardegna, contro i preannunciati pesanti tagli ai piani personalizzati delle persone con grave disabilità.
Si tratta esattamente di un taglio al Fondo per la Non Autosufficienza, previsto nella Legge Finanziaria Regionale che, come si legge in un comunicato dello stesso Comitato dei Familiari per l’Attuazione della Legge 162/98, viene ritenuto «assolutamente inaccettabile. Per questo, in rappresentanza di oltre quaranta organizzazioni di persone con disabilità gravi e dei loro familiari, abbiamo deciso di mobilitarci per tutelare servizi essenziali e diritti fondamentali rispettati in questi anni, da cui non si può e non si deve tornare indietro».
«Noi ci stiamo a lavorare e a collaborare per migliorare il sistema – prosegue la nota – ma non a tagliare i fondi, ovvero i servizi, perché non si fanno tagli sulla pelle delle persone: il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore al Bilancio Raffaele Paci ci devono ascoltare e capire, se veramente pongono la loro attenzione al problema: ora, infatti, vanno reintegrati subito, nella Legge Finanziaria Regionale, i finanziamenti destinati ai progetti personalizzati di sostegno alle persone con disabilità grave e alle loro famiglie».
In sostanza, se i tagli verranno confermati dalla Giunta Regionale, rispetto al 2014 ci saranno 20 milioni di euro in meno per i piani personalizzati previsti dalla Legge 162/98 e 12 milioni in meno per i i progetti del Programma Ritornare a casa (Programma per promuovere l’uscita dagli istituti delle persone con disabilità grave). «Tutti progetti di sostegno alla domiciliarità – sottolineano i rappresentanti del Comitato – personalizzati e coprogettati con le Istituzioni, vero “fiore all’occhiello” delle politiche sociali in Sardegna. Sono tagli che corrispondono ad oltre 11.000 piani, vale a dire più di 11.000 persone che da un giorno all’altro si troveranno senza il sostegno, 1.900.000 ore per la Legge 162/98, più di 1.100.000 ore per i tagli al Ritornare a casa, e circa 3.200 lavoratori part-time che saranno licenziati (educatori, assistenti alla persona ecc.)».
Una volta ancora, poi – ma non sembra mai sufficiente ricordarlo – finanziare i piani di 38.000 persone con gravi disabilità di tutte le età, com’è accaduto nel 2014, non solo è un passaggio di civiltà e di rispetto dei diritti, ma ha letteralmente strappato quelle persone agli enormi costi economici di un’eventuale istituzionalizzazione, stimati in circa 500 milioni di euro.
Altro fatto non certo trascurabile, che viene ricordato dal Comitato, « i Comuni di Cagliari, Alghero, Capoterra e Monserrato hanno ufficialmente deliberato di protestare contro i tagli della Regione, e lo stanno facendo, in questi giorni, anche Olbia, Sassari e tanti altri». Saranno infatti proprio gli Enti Locali a trovarsi concretamente senza le risorse necessarie a garantire quei servizi ai loro cittadini.
«I tagli – ribadisce in conclusione il comunicato – sono una manovra inaccettabile. I finanziamenti ai progetti personalizzati sono infatti un investimento, rappresentando un forte risparmio in sanità oltre a migliorare la qualità della vita dei diretti interessati. E sono anche un investimento occupazionale, perché danno lavoro a circa 20.000 operatori nel settore e nelle imprese sociali. Chiediamo dunque agli assessori Paci e Arru, al presidente Pigliaru e a tutta la Giunta Regionale che, come annunciato, vengano rispettati gli impegni da loro presi nel dicembre scorso, di non tagliare nemmeno un euro ai progetti personalizzati. E non si confondano oggi le risorse delle liquidazioni regionali del 2014 come “erogazioni effettive”». Un fatto, quest’ultimo, più volte sottolineato, nei giorni scorsi, anche dalle dure prese di posizione espresse dal segretario del Comitato 16 Novembre Salvatore Usala.
Nel confermare quindi l’adesione al presidio del 18 febbraio a Cagliari, gli esponenti del Comitato dei Familiari per l’Attuazione della Legge 162/98 si domandano: «Si vogliono ridurre i sostegni alle persone e famiglie che vivono la disabilità e la non autosufficienza? Si vuole favorire il ritorno al lavoro nero? Si vuole istituzionalizzare anziché includere? Non possiamo crederlo e quindi sosterremo tutte le richieste del Comitato 16 novembre chiedendo in particolare al Presidente, alla Giunta e al Consiglio della Regione di ripristinare nella Legge Finanziaria Regionale per il 2015 i fondi per i progetti personalizzati di sostegno alle persone con grave disabilità e alle loro famiglie e anche un’urgente Deliberazione sui piani da Legge 162/98 in scadenza il 28 febbraio prossimo». (S.B.)
Insieme al Comitato dei Familiari per l’Attuazione della Legge 162/98, oltreché a singoli cittadini, famiglie ed esponenti del Movimento della Vita Indipendente di tutte le Province Sarde, aderiscono alla manifestazione del 18 febbraio a Cagliari, promossa dal Comitato 16 Novembre e dall’Associazione Viva la Vita Sardegna:
ABC Sardegna (Associazione Bambini Cerebrolesi); X Fragile Sardegna (Associazione Italiana Sindrome X Fragile); AISW Sardegna (Associazione Italiana Sindrome di Williams); ANFFAS Cagliari (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale); ASAP (Associazione Sarda Paraplegici); ASARP (Associazione Sarda Riforma Psichiatrica); UILDM Sassari (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare); Diversamente (Persone con Autismo e loro Famiglie); Centro Down; VOSM Sardegna (Associazione Volontariato Sclerosi Multipla); ANMIC Cagliari (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili); ANPA Sardegna Sassari (Associazione Nazionale Persone Autistiche); Comitato Genitori a muso duro, Nuoro; SensibilMente Olbia (Genitori di Bambini con Autismo); Il Girotondo, Terralba; Ogliastra Informa; Effathà, Gallura; Famiglie Dopo di Noi, Trexenta; Autismo Carbonia; Associazione Parkinson Sardegna; Mondi Paralleli, Cagliari; Associazione Sindrome di Crisponi e Malattie Rare Sardegna; ANGSA Sassari (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici); ASM Sardegna (Associazione Sindrome di Marfan); AIRETT Sardegna (Associazione Italiana Sindrome di Rett); LPS Sardegna (Associazione Labiopalatoschisi); PKS Kids Italia (Associazione Italiana Sindrome di Pallister-Killian); UNIVOC Cagliari (Unione Nazionale Volontari Pro Ciechi); Comunità Papa Giovanni XXIII Sardegna; Andelacà, Cagliari; Delfino, San Gavino; Famiglie Insieme, Arbus; Futuribile, Cagliari; Gli Amici di Nemo, Arzachena; Il Fenicottero, Muravera; Il Risveglio, Porto Torres; Il Seme, Oristano; Insieme per il domani, La Maddalena; Io Rinasco, Olmedo; Is Angelus, Sinnai; Cometa Sardegna, Quartu S. Elena; L’Isola dei Re, la Voce dell’Autismo, Quartu S.Elena; Progetto Filippide ASD Cagliari e Sud Sardegna; Bads ASD, Quartu Sant’Elena; IBIS Associazione Culturale e Solidarietà, Nuoro; Le Api, Cooperativa Sant’Antioco; Le Mimose, Cooperativa La Maddalena; ADA (Assistenza Domiciliare Anziani), Cooperativa Ghilarza; Impara con Noi, Cooperativa Sinnai; Obiettivo Assistenza, Cooperativa Alghero.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comitatofamiglie162@gmail.com; comitato16novembre@gmail.com.
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