«Il Governo dopo anni ha assunto una linea netta: no a proroghe per il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG). È una storia desueta, intollerabile per un Paese come l’Italia. Per i territori dove non verranno superati gli OPG, saranno attivate procedure commissariali. È stata una collaborazione interministeriale, un operoso lavoro per chiudere questa pagina vergognosa per il nostro Paese».
Le parole pronunciate nei giorni scorsi da Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute, sono state favorevolmente accolte dal Comitato stopOPG, organismo che conduce ormai da anni una dura battaglia per la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari che, come avevamo riferito a suo tempo, ha anche avviato in questo mese di marzo un’iniziativa di digiuno “a staffetta”, con manifestazioni programmate in diverse città, per ottenere il rispetto della data di chiusura dei sei OPG di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), Aversa (Caserta), Napoli, Montelupo Fiorentino (Firenze), Reggio Emilia e Castiglione delle Stiviere (Mantova), fissata per oggi, 31 marzo, dalla Legge 81/14.
«Sono certamente condivisibili – commentano infatti a nome del Comitato Stop OPG Stefano Cecconi e Giovanna Del Giudice – le dichiarazioni del sottosegretario De Filippo, cui va riconosciuto di avere agito con impegno e determinazione in questa vicenda, escludendo con fermezza la proroga alla data di chiusura e annunciando commissariamenti per le Regioni che non sono pronte». «E tuttavia – aggiungono – ora inizia un nuovo percorso, per ridurre drasticamente le REMS (Residenze per l’Esecuzione della Misura di Sicurezza Sanitaria), ovvero i cosiddetti “mini OPG regionali”, spostando risorse e personale nei servizi sociosanitari e di salute mentale nel territorio, attivando percorsi di cura fuori da ogni logica manicomiale». (S.B.)
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