«Un turismo attento ai bisogni di tutti è un turismo che consente di aumentare i fatturati in modo importante», dichiara Marino Finozzi, assessore al Turismo della Regione Veneto, sottolineando come «le indagini e le esperienze più accreditate valutano che adottando le misure necessarie l’incremento del PIL turistico è fino al 20%».
E in effetti la notizia che ben 260 strutture alberghiere venete hanno aderito al Progetto di Eccellenza per lo Sviluppo del Turismo Sociale e Accessibile della Regione è di quelle che fanno pensare.
Si tratta del resto di un risultato che arriva alla fine di un lungo percorso iniziato già da alcuni anni, passato attraverso una fiera del turismo accessibile a Vicenza – che nel prossimo mese di marzo cambierà nome da Gitando.all a Move -, per continuare con una mappatura delle strutture turistiche in grado di rispondere alle esigenze di tutte le persone con bisogni specifici, e per finire, ma solo momentaneamente, con la creazione di un percorso formativo postuniversitario gratuito (Universal design – La qualità dell’accoglienza prende forma), con trenta posti a disposizione allo IED di Venezia (Istituto Europeo di Design), rivolto a designer e architetti interessati ad ampliare i propri orizzonti nel mondo della diversità.
A proposito di quest’ultima iniziativa, come spiega Igor Zanti, direttore dello IED, «Partiremo dal manuale intitolato Inclusive Design Guidelines, sviluppato dall’Ufficio del Sindaco di New York per le persone con disabilità e adottato nel Veneto all’inizio dello scorso anno. Il corso offrirà cento ore di formazione e trenta ore dedicate allo studio di progetti e sarà suddiviso sui tre percorsi Teoria del design accessibile, Estetica del design accessibile (in cui si cercherà di coniugare il bello al funzionale, all’interno di una camera attrezzata per persone con disabilità) e Territori accessibili, in cui verrà preso in esame il territorio del comprensorio Bassano-Marostica-Asolo-Conegliano».
In sostanza, si punta a formare professionisti che offrano la qualità per raggiungere l’obiettivo di rendere il territorio veneto turisticamente appetibile per un mercato di 140 milioni di persone con esigenze specifiche, partendo dalla considerazione che queste necessità non sono solo legate al movimento, ma che ne esistono di sensoriali, alimentari (allergie e intolleranze) ecc. O più semplicemente partendo dalla considerazione che un’accessibilità migliore va a vantaggio di tutti: dalle mamme con passeggini agli anziani che deambulano con maggiore difficoltà.
Il medesimo tema verrà affrontato nei prossimi giorni all’interno del convegno intitolato Il turismo accessibile: l’esperienza del Veneto, in programma per il 16 febbraio a Peschiera del Garda (Verona), cui interverrà il già citato assessore regionale Finozzi, insieme all’altro assessore Davide Bendinelli, al direttore di Eurosportello Veneto Francesco Pareti e a Roberto Vitali, presidente e fondatore di Village for all (V4A®), la rete nata nel nostro Paese che conferisce il marchio internazionale dell’ospitalità accessibile, partner da sempre di questo percorso della Regione Veneto, che viene supportato mirabilmente dal servizio V4AInside, innovativo processo di raccolta ed elaborazione dei dati relativi all’accessibilità, che utilizza tecnologie all’avanguardia.
La presente nota è la rielaborazione di un testo già apparso in “InVisibili”, blog del «Corriere della Sera.it» (con il titolo “Il Veneto accoglie (con un master) i viaggiatori con disabilità”). Per gentile concessione.
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