Che gli “invisibili” diventino visibili anche a Palermo!

«Chiediamo a Palermo e alla Sicilia tutta di prendere coscienza che i cittadini con disabilità e le loro famiglie non sono invisibili, ma sono in grado di formulare proposte alle Amministrazioni e soprattutto pretendono di essere visibili, all’insegna di una semplice formula: ascolto + servizi = diritti»: saranno in tanti, persone con disabilità e loro familiari, a dirlo con forza il 14 maggio a Palermo, durante un sit-in di protesta in programma davanti alla sede del Comune
Manifestazione di protesta di disabili in Sicilia, ottobre 2012
Una manifestazione di protesta di qualche anno fa, da parte di persone con disabilità siciliane

«Vogliamo ricordare agli Organi di Governo della Città di Palermo che per le persone con disabilità e per i loro familiari viene costantemente ignorata la Convenzione ONU che ne sancisce i diritti, soprattutto quando l’assenza o l’inadeguatezza di servizi dedicati nega il loro legittimo diritto alla vita»: scenderanno in piazza per ricordare proprio questo tante persone del capoluogo siciliano e lo faranno nella mattinata del 14 maggio, con un sit-in denominato Gli Invisibili diventino Visibili!, davanti a Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo.
L’iniziativa è promossa dal Coordinamento H per i Diritti delle Persone con Disabilità nella Regione Siciliana, dalla Rete dei CSE* (Centri Socio Educativi) per Disabili di Palermo e dall’Associazione Libera contro le mafie.

«A Palermo – si legge in una nota diffusa per l’occasione – l’assenza di una programmazione globale e dedicata sulle politiche e i servizi essenziali per le persone con disabilità e i loro familiari ha generato, in questi ultimi anni, una grave e incresciosa situazione, della quale è un esempio lampante la vicenda degli otto Centri Socio Educativi gestiti dalle organizzazioni di familiari e che compongono la ReteONLUS [se ne legga ampiamente anche nel nostro giornale, N.d.R.]. Nonostante infatti siano state più volte sollecitate sia l’Amministrazione Comunale sia quella Regionale, a oggi non sono state date risposte concrete alle famiglie che si trovano a gestire gravi situazioni quotidiane in totale abbandono».

«Nella nostra città – prosegue la nota – vi è unicamente l’assistenza domiciliare per due ore al giorno, la cui erogazione, per altro, è sempre più a rischio, e solamente per cento casi gravi. Questa situazione, dunque, continua a generare notevoli danni alle persone con disabilità e ai familiari non essendo garantiti, dal Comune di Palermo, i minimi livelli di assistenza socio sanitaria. Da qui la decisione di chiedere il supporto della Cittadinanza, facendo anche conoscere una realtà spesso dimenticata volutamente. Per questo e per mille altri motivi, ci auguriamo che Palermo e la Sicilia tutta possano prendere coscienza che i cittadini con disabilità e le loro famiglie non sono invisibili, ma sono in grado di formulare proposte alle Amministrazioni e soprattutto pretendono di essere visibili, all’insegna di una semplice formula: ascolto + servizi = diritti».

In conclusione, le organizzazioni promotrici della manifestazione del 14 maggio fanno appello «a Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, che è il Responsabile della Salute dei Cittadini, affinché intervenga immediatamente, per far sì che le persone con gravi bisogni possano avere una buona qualità di vita e garantiti i loro diritti, che egli stesso ha difeso, anche firmando pubblicamente, prima delle ultime elezioni, un Manifesto per i Diritti delle Persone con Disabilità». (S.B.)

*La Rete dei CSE (Centri Socio Educativi) per Disabili di Palermo è composta da cinque associazioni (AFADI-Associazione Famiglie di Disabili, Apriti Cuore, ARC-Associazione Recupero Cerebrolesi, Club Garden e Futuro Semplice) e da tre cooperative (Edificando, La Fraternità e La Provvidenza).

Nel corso del sit-in del 14 maggio a Palermo, verrà anche distribuito un volantino, di cui è disponibile il testo integrale. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: retecsepad@libero.it (Fiorella Acanfora).

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