«Dentro le silenziose curve della Sala Santa Rita a Roma, una mostra corale offre lo spunto per una meditazione sulla disabilità: trentaquattro artisti, con forme espressive diversissime, raccontano la vita delle persone con disabilità mettendone in risalto gli aspetti più nascosti».
Una “meditazione sulla disabilità”: è questa la bella definizione con cui Vittorio Pavoncello, presidente dell’ECAD (Ebraismo Culture Arti Drammatiche), presenta la mostra La mia immagine ti appartiene, da lui stesso ideata, che verrà inaugurata l’11 giugno alla Sala Santa Rita di Roma (ore 17), spazio polifunzionale realizzato da Carlo Fontana e inaugurato nel 2004 dall’Assessorato alle Politiche Culturali di Roma Capitale, proprio nel centro della città.
E a invitare tutti all’inaugurazione dell’11 giugno è proprio Giovanna Marinelli, assessore di Roma Capitale alla Cultura e al Turismo, perché da tale Ente parte l’iniziativa, insieme all’AVI di Roma (Agenzia per la Vita Indipendente) e all’ECAD, le medesime organizzazioni già protagoniste di un altro bel progetto culturale che – come avevamo ampiamente riferito – aveva portato alla realizzazione del libro curato da Silvia Cutrera, presidente dell’AVI di Roma e da Vittorio Pavoncello, intitolato La mia storia ti appartiene. 50 persone con disabilità si raccontano (Roma, Edizioni Progetto Cultura, 2014).
Di quel progetto, del resto, la mostra non è che una felice ricaduta, sostenuta con forza dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e voluta per mettere in risalto alcuni tra gli aspetti più nascosti della vita delle persone con disabilità, attraverso la creatività di numerosi artisti (Anna Di Fusco, Arno Signarowsky, Carla Cantatore, Cristina Samarelli, Gabriella Di Trani, Eliana Prosperi, Elvi Ratti, Eric Vassal, Federica Dambrosio, Francesca Cataldi, Fulvia Cardella, Giordana Napolitano, Giorgio Fiume, Giulia Colletti, Giulia Cutrera, Ingrid Kamerbeek, Laura De Luca, Leonardo Pavoncello, Lucia Di Miceli, Marco Giani, Mariano Chelo, Marussia Kalimerova, Massimo Liberti, Maristella Campolunghi, Mcbett, Norbert Strippel, Patrizia Pieri, Pino Rampolla, Salvatore Giunta, Simone Vera Bath, Silvana Leonardi, Tania Kalimerova, Tatiana Galath e Teresa Bianchi), diversissimi fra loro, ma più che mai uniti nell’immaginare la disabilità, offrendo di quest’ultima un’idea di creatività e comunicazione sociale.
A presentare la mostra sarà la curatrice d’arte Raffaella Rinaldi, che nel catalogo realizzato per l’occasione ripercorre i legami fra coloro che hanno fatto la storia dell’arte e le varie disabilità, in una prospettiva di inconsueti e nuovi concetti di bellezza.
Alle opere – tutte immagini stampate su lastre d’alluminio – verrà unita l’11 giugno una perfomance di lettura a più voci tratta dal libro La mia storia ti appartiene, con la partecipazione di Chiara Pavoni, Vera Beth e Giuseppe Lorin e le musiche di Filippo Visentin.
Da ricordare, in conclusione, la collaborazione all’iniziativa del Touring Club Italiano e il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura. (S.B.)
Dopo l’inaugurazione dell’11 giugno, la mostra La mia immagine ti appartiene sarà visitabile fino al 17 giugno, dal martedì al sabato (ore 15-19) e anche la domenica (ore 9.30-13.30). Per ulteriori informazioni e approfondimenti: AVI di Roma (agvitaindipendente@libero.it).
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