Prima di tutto la centralità della persona

Durante il ricco dibattito che ha animato il seminario di aggiornamento e confronto, svoltosi una decina di giorni fa a Sassari, a cura delle componenti sarde di FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali di Persone con Disabilità), si è riaffermata innanzitutto la centralità della persona, per la progettazione degli interventi per il sostegno psico-fisico e socio-relazionale

Sagome blu di un disabile in carrozzina e di un non disabileSi è tenuto il 5 giugno scorso a Sassari un seminario di aggiornamento e confronto, organizzato dalle componenti regionali di FISH e FAND (rispettivamente Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap e Federazione tra le Associazioni Nazionali di Persone con Disabilità), sui modelli organizzativi per la programmazione dei servizi integrati alla persona e sull’inclusione sociale.
All’incontro hanno partecipato una settantina di assistenti sociali provenienti dai Comuni della Provincia di Sassari e di quella di Olbia Tempio, e numerosi esponenti delle associazioni di persone con disabilità del territorio.
«Animato dalle comunicazioni di esperti, operatori e amministratori pubblici, il seminario – spiega Alfio Desogus, presidente della FISH Sardegna – ha raggiunto l’obiettivo prefissato della messa a confronto tra utenti, operatori sociali e sociosanitari sui temi della programmazione sociale e sanitaria territoriale, dei piani locali unitari dei servizi, dell’accesso e della compartecipazione dei cittadini ai costi delle prestazioni. Durante il ricco dibattito, in particolare, si è riaffermata la centralità della persona per la progettazione degli interventi per il sostegno psico-fisico e socio-relazionale».

Le conclusioni dell’incontro sono state affidate allo stesso Presidente della FISH Sardegna, che in tale occasione ha inteso ribadire «l’esigenza di rilanciare la programmazione e realizzare uno stretto legame innanzitutto fra Comuni, ONLUS e Distretti Sanitari».
«Dare risposte moderne e appropriate alle aspettative della persona – ha sottolineato Desogus – è il punto di partenza per trasformare la persona stessa in cittadino a pieno titolo, avvalendosi di servizi territoriali universali e disponibili in tutto il territorio sardo. Ed è la migliore risposta per costruire una nuova qualità sociale in Sardegna». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: fishsardegna@tiscali.it.

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