Nulla è come appare ovvero La diversità cambia i confini: è questo lo stimolante titolo scelto per una manifestazione che si terrà venerdì 19 e sabato 20 giugno al Borgo Medievale di Torino (Viale Virgilio, 107, Parco del Valentino, ingresso libero), organizzata dall’ANFFAS del capoluogo piemontese (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Diabilità Intellettiva e/o Relazionale), insieme all’ADN (Associazione Diritti Negati) e al Cerchio Aperto, con il supporto del locale Centro Servizi per il Volontariato Vol.To e la collaborazione, tra gli altri, della CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà).
«Saranno due giorni di eventi, animazioni e spettacoli – spiegano i promotori – durante i quali è in programma anche un convegno dedicato all’inserimento lavorativo [sabato 20, presso ex Ristorante San Giorgio del Borgo Medievale, ore 9-13. Se ne legga in calce, N.d.R.], il tutto per raccontare, in modo piacevole, ma anche estremamente serio, che la disabilità non impedisce alla persona di essere una risorsa per la società. In particolare, tramite una formazione e un orientamento lavorativo, una persona con disabilità può formarsi e mirare allo sviluppo della propria autonomia e all’acquisizione di abilità che permettano alla persona stessa di realizzarsi e inserirsi nell’àmbito lavorativo, uscendo dalla mentalità assistenziale».
Tema conduttore di Nulla è come appare sarà quello della fiaba, in linea con la stessa sede prescelta – il Borgo Medievale di Torino – con la disabilità e la “normalità” che si incontreranno in un vero e proprio “mondo incantato”, dando vita a una realtà in cui liberare la mente da schemi confezionati, confondendosi e rappresentando insieme colore, cultura, ricchezza, scambio, crescita e inclusione.
«Attraverso il mondo delle fiabe – sottolinea in tal senso Giancarlo D’Errico, direttore dell’ANFFAS di Torino – lo spettatore verrà condotto per mano in un mondo in cui tutto è possibile e nulla è come appare: “Pinocchio” non è solo un burattino disobbediente, la “Bestia” non e solo una creatura malvagia di cui aver paura e la diversità non è un difetto, ma una potenzialità».
«Diffondere la cultura dell’inclusione – dichiara dal canto suo Silvio Magliano, presidente del Centro Servizi Vol.To – ma ancor di più quella della valorizzazione della diversità, è un compito cui il volontariato assolve in modo splendido, perché ne incarna pienamente i valori: attenzione all’altro e capacità di capire i bisogni».
In rapida e conclusiva sintesi, quindi, l’evento si propone alcuni precisi obiettivi, ovvero, come è stato detto durante la conferenza stampa di presentazione, «promuovere una rappresentazione positiva della persona con disabilità, attraverso la pratica dell’inclusione, in un’ottica di non discriminazione e uguaglianza; promuovere una cultura dell’accoglienza, a partire dalle differenze come valore, perché tutte le differenze di età, genere, etnia, abilità e cultura, se valorizzate, diventano una preziosa risorsa che unisce e avvicina»; e ancora, promuovere lo stile della partecipazione, della cittadinanza attiva, della reciprocità, attivando e mettendo in rete le risorse già appartenenti al territorio, favorendo in tal modo opportunità di relazione, di comunicazione e di lavoro; infine, incontrarsi e confrontarsi sui processi collaborativi che aiutano a fare rete e ad avviare partnership virtuose tra diversi soggetti». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@volontariato.torino.it; segreteria@anffas.torino.it.
Disabilità, inclusione, lavoro: la rete virtuosa
(sabato 20 giugno, ore 9-13 – ex Ristorante San Giorgio del Borgo Medievale di Torino)
Organizzato dall’ANFFAS di Torino, il convegno presenterà i risultati delle attività in sinergia con i Centri per l’Impiego della Città Metropolitana di Torino, con i quali sono state avviate modalità sperimentali di intervento che hanno anticipato la filosofia di integrazione tra i servizi che l’ANFFAS Piemonte Lavoro (APL) sta portando avanti dal momento della sua creazione nel 2012.
Grazie ai contributi del Fondo Regionale Disabili, è stato possibile infatti potenziare modalità di lavoro in rete tra soggetti istituzionali diversi, in particolare con i Centri di Salute Mentale, i Servizi Sociali Territoriali e i Consorzi Socio Assistenziali, attivando convenzioni “specifiche” rispetto ai fabbisogni delle aziende disponibili ad inserire persone con disabilità per i relativi tirocini.
Il percorso sperimentale avviato ha permesso inoltre la messa in campo di “tirocini” con i quali le persone con disabilità sono state monitorate da un attento tutoraggio, allo scopo di fare emergere le potenzialità lavorative delle persone stesse e, successivamente, progettare di un inserimento lavorativo vero e proprio.
L’incontro del 20 giugno verterà dunque sulla complessità dei percorsi di inserimento lavorativo, per meglio comprendere come essi si possano realizzare, a quali dispositivi normativi facciano riferimento e di quali strumenti si avvalgono. Obiettivo finale sarà quello di fare il punto sulle esperienze attuate e sui possibili sviluppi, cogliendo gli elementi di criticità e quelli di forza che li caratterizzano, per intervenire e cercare di superare i primi e di consolidare i secondi.
«Questo non è un punto di arrivo a cui adattarsi – sottolinea Giancarlo D’Errico, direttore dell’ANFFAS di Torino – ma vogliamo favorire un welfare generativo in cui ogni persona con disabilità possa valorizzare le proprie capacità, diventando moltiplicatore di valore e riconoscendo il diritto di contribuire a una società in evoluzione».
Moderato da Giovanni Firera, responsabile dell’Area Comunicazione dell’INPS di Torino, l’incontro prevede gli interventi – oltreché del citato D’Errico – di Piera Parnigoni, presidente dell’ANFFAS di Torino, Silvio Magliano, presidente del Centro Servizi Vol.To, Giovanna Pentenero, assessore della Regione Piemonte al Lavoro, all’Istruzione e alla Formazione Professionale, Elide Tisi, vicesindaco di Torino, Guido Bordone, disability menager del GTT (Gruppo Torinese Trasporti), Giovanni Ferrero, direttore della CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà), Cristina Romagnolli, dirigente dei Servizi Coordinamento Centri per l’Impiego della Città Metropolitana di Torino, Giuseppe Matichecchia, vicepresidente della Cooperativa La Bottega, Guido Pomato e Ludovica Fanetti (Sussidiarietà: progetto Ivrea) e Carla Chiarla, psicologa del lavoro della Cooperativa O.R.S.O., oltre ad alcuni esponenti dell’imprenditoria (Caffarel, Tiger, Coop Fioccardo) e a un dirigente della Città Metropolitana di Torino.
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