Già più volte il nostro giornale ha avuto occasione di occuparsi di danceability, tecnica che utilizza i princìpi della cosiddetta Contact Improvisation, nata negli Stati Uniti all’inizio degli Anni Novanta, grazie all’impulso del danzatore e coreografo americano Alito Alessi, direttore della Joint Forces Dance Company di Eugene (Oregon).
Lo scopo è quello di rendere accessibile il linguaggio della danza a tutte le persone, con differenti gradi di abilità fisica e anche con poche capacità “residue”. Si tratta infatti di performance vissute insieme da persone con disabilità e non, con esperienze di reciproca uguaglianza, basate sulla fiducia reciproca, la fluidità e l’equilibrio, in un dialogo fisico in cui tutti i sensi sono coinvolti.
A lavorare da tempo anche in questo àmbito vi è l’Associazione Culturale romana Fuori Contesto, la cui “PerFormazione” Danceability anche noi chiuderà sabato 20 giugno, nella Capitale (Largo Arenula, Piazzale Teatro Argentina, ore 18), il workshop svoltosi presso l’Istituto Comprensivo Daniele Manin.
Turisti e passanti del centro di Roma verranno quindi coinvolti a Largo Arenula in quella che sarà una vera e propria Street Performance di danceability, con tutti i partecipanti al laboratorio, accompagnati dalle musiche dal vivo di Roberto Mazzoli.
Il workshop della Scuola Manin di Roma è stato una delle tappe (le altre sono state o saranno sempre a Roma, ma anche a Viterbo e a Campagnano di Roma) del progetto anch’esso denominato Danceability anche noi, realizzato da Fuori Contesto con il contributo della Regione Lazio, nel quadro dell’iniziativa Fraternità: promozione di nuove frontiere per l’integrazione sociale e con il patrocinio del Municipio Roma I Centro.
In generale, le “PerFormazioni” – per l’Associazione romana – sono un modo di proporre al pubblico azioni spettacolari, utili alla messa in discussione dei propri punti di vista rispetto al concetto di diversità. «Chi assiste alle nostre performance danzanti e parlanti – spiega infatti Emilia Martinelli, conduttrice del workshop, insegnante certificata di danceability e direttrice artistica dei Fuori Contesto – si meraviglia davanti ai capovolgimenti dei corpi, delle parole, delle emozioni e si lascia contagiare dalla naturalezza di una danza che rispecchia l’essenza di ogni partecipante, senza limiti. In altre parole, ognuno è ciò che è, eppure insieme agli altri si espande, danza, contagia e capovolge i pensieri».
Alla performance del 20 giugno parteciperanno anche i gruppi dei laboratori tenuti da Fuori contesto all’ALM (Associazione Laziale Motulesi) e all’Opera Sante de Santis, rispettivamente di danza terapia, a cura di Teresa Farella e di danceability, a cura di Marco Ubaldi. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@fuoricontesto.it (Silvia Belleggia).
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