«Per un bambino con una disabilità agli arti inferiori è quasi impossibile avere una bicicletta. Eppure la bicicletta adatta esisterebbe. Si chiama handbike, ma costa moltissimo, si compra presso un’ortopedia specializzata ed è bassa, ciò che comporta maggiori rischi nell’utilizzo su strada. Il risultato è che l’handbike resta ancora “un gioco per adulti”. Pensiamo dunque che la condivisione (sharing) sia l’unico modo per consentire l’utilizzo a più ragazzi, potendo in tal modo contribuire a diffonderne l’uso e magari un giorno a ridurne il costo e renderla accessibile a tutti i bambini».
A dirlo sono i responsabili dell’Associazione You Able, nata per tutelare la salute delle persone con disabilità, in Italia e all’estero, attraverso il recupero dalla disabilità originaria o acquisita a causa di eventi bellici, calamità naturali, incidenti o altri eventi lesivi che abbiano appunto comportato la diminuzione della mobilità o dell’abilità.
Concretamente, You Able ha già ad esempio partecipato, nei mesi scorsi, alle Energiadi – iniziativa nata per produrre corrente elettrica da fonti sostenibili – portando un’handbike nelle scuole milanesi, facendola provare e organizzando incontri tra i giovani studenti delle scuole primarie e secondarie con atleti paralimpici.
Successivamente, nel mese di maggio, un’azienda ha donato alla ONLUS quattro handbike, che hanno consentito di avviare a Milano un servizio sperimentale di handbike sharing. Tale progetto è iniziato all’Arena di Milano, durante l’iniziativa Record for All, dove le handbike sono state fatte provare a sessanta bambini con e senza disabilità.
Più recentemente poi, alla fine di giugno, una giornata è stata dedicata ai bimbi dell’Associazione La Nostra Famiglia di Bosisio Parini (Lecco).
«Al momento – sottolineano da You Able – la priorità del nostro servizio di handbike sharing sono i più giovani che raramente hanno accesso alle biciclette, pur non essendoci limiti precisi di età. Il servizio è gratuito, solo su Milano, gestito dai nostri volontari e per il momento limitato alle quattro handbike che ci sono state donate. L’obiettivo è di portare questi mezzi presso i centri riabilitativi, nelle manifestazioni di piazza e tra una e l’altra iniziativa creare un servizio per cui ogni famiglia che ne faccia richiesta possa avere l’handbike per un periodo di tempo limitato ma che potrà ripetersi all’infinito. Il tutto, dopo la fase sperimentale, con la prospettiva di riuscire ad allargare l’iniziativa a ogni zona della città, rendendola accessibile e semplice come il BikeMi, servizio milanese di bike sharing, nato per favorire la mobilità dei cittadini tramite la bicicletta».
«E il 30 settembre – concludono dall’Associazione – saremo alla manifestazione Un Miglio di Sport, lungo Corso Buenos Aires a Milano, per “regalare un nuovo momento spensierato”, frase usata dall’azienda che ci ha donato le handbike». (S.B.)
Per ogni informazione e approfondimento, ma anche per richiedere l’handbike o per offrire il proprio aiuto, accedere al sito dell’Associazione You Able o scrivere a: info@youable.org.