Marta Osti, 29 anni, psicologa, e Francesco Sena, 26 anni, fondatore dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Apnea Salento, sono i protagonisti di Anche io posso, campagna di comunicazione sociale lanciata sul web e sui social nello scorso mese di agosto, e realizzata congiuntamente dall’Agenzia Grado18 e dal Laboratorio di Comunicazione e Creatività Dueverticale.
Marta ha una grave disabilità motoria dovuta all’atrofia muscolare spinale (SMA, nota anche come amiotrofia spinale), che le impedisce di controllare i muscoli, ma nel breve filmato di circa due minuti e mezzo si affida a Francesco per esprimere in acqua, assieme, la loro libertà.
Cosa significhi questa esperienza lo spiegano loro stessi. «In acqua – dice Francesco mentre spinge la sedia a rotelle di Marta, e si appresta ad entrare in piscina con lei – riesco a dimenticare il mio corpo, metto a fuoco i miei limiti e le mie potenzialità, cerco di allontanarmi dai pregiudizi della mente». «Ho sempre trovato nell’acqua uno sfogo alle mie paure – racconta invece Marta – un luogo dove conoscere, accettare e superare le mie difficoltà». E aggiunge: «Per me la libertà è riuscire ad affidarmi alle persone senza paura, perché è attraverso gli altri che posso essere libera».
«È l’amore per la vita che pian piano toglie ogni paura. Non voglio sprecare neanche un secondo. Anch’io posso», precisa Francesco. «Nulla è facile, ma il coraggio più delle altre cose, mi rende libera. Anch’io posso», conclude Marta.
E in effetti evoca sensazioni di libertà, fiducia e armonia vederli fluttuare leggeri nell’acqua. Sensazioni gradevoli che possono essere sperimentate anche in presenza di una disabilità importante, e che meritano senz’altro di essere raccontate. (Simona Lancioni)
La presente nota è apparsa nel sito del Gruppo Donne UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e viene qui ripresa, con alcuni minimi riadattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.