Come percepisce lo spazio chi convive quotidianamente con una disabilità visiva? Una domanda che per uno studente di architettura può essere stimolante per la sua formazione professionale e più in generale per la sua esperienza di vita.
La mostra denominata Il disegno per le mani. Castello del Valentino in rilievo, organizzata presso lo stesso Castello del Valentino di Torino (Stanza delle Feste e dei Fasti, Viale Mattioli, 39) dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico, in collaborazione con l’Associazione Tactile Vision e con il patrocinio dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), presenta il lavoro svolto su queste tematiche dagli studenti dei Corsi di Laurea in Architettura, nell’àmbito di un workshop organizzato nel secondo periodo didattico dell’anno accademico 2014-2015 dagli architetti Cristina Azzolino e Angela Lacirignola, con il coordinamento scientifico delle docenti Anna Marotta e Annalisa Dameri del Politecnico di Torino e la collaborazione dell’architetto Rocco Rolli dell’Associazione Tactile Vision.
«Il workshop – spiegano i promotori dell’iniziativa – è stato per gli studenti un momento di riflessione sulle differenti modalità percettive dello spazio e un’occasione di incontro e confronto con coloro che utilizzano in modo prioritario o esclusivo i sensi che compensano le difficoltà visive per conoscere il mondo che li circonda. La sfida è stata quella di mettersi in gioco in prima persona e cambiare il punto di vista, per accrescere le proprie sensibilità e allargare le capacità di pensiero personali e professionali. Partendo dunque dall’analisi delle esigenze specificatamente legate alle malattie della vista e alle modalità di percezione, gli studenti hanno affrontato il tema della rappresentazione dello spazio costruito alle persone non vedenti, attraverso un laboratorio sperimentale. Il caso studio individuato è stato quello del Castello del Valentino, residenza sabauda e patrimonio dell’Unesco, oggi sede della Scuola di Architettura del Politecnico di Torino. La mostra espone le tavole tattili realizzate dagli studenti con la tecnica di stampa in rilievo stereoplastica, comunemente chiamata Minolta».
Sono esattamente quattordici le tavole che compongono l’esposizione, descrivendo la conformazione attuale dell’edificio. Si inizia con una tavola che illustra la collocazione del Castello nel tessuto urbano e il suo rapporto con il fiume, il parco e la collina, passando poi alla descrizione dell’articolazione dei volumi e della loro composizione. Seguono quindi i prospetti e le sezioni della zona aulica e delle torri, fino al dettaglio di alcuni tra gli elementi principali, vale a dire il loggiato, la composizione delle aperture, le incavallature delle coperture e gli apparati decorativi delle sale auliche
Da ricordare infine che sia il workshop che la mostra – la quale verrà inaugurata mercoledì 16 settembre (ore 18.30) e sarà poi visitabile dal 17 al 19 settembre (ore 10-17) – sono stati realizzati grazie ai Fondi per Progetti di Miglioramento della Didattica 2014 del Politecnico torinese. (S.B.)
Questi gli studenti coinvolti nell’iniziativa: Elena Bertoni, Marta Bianco, Giulio Blanco, Betsabea Bussi, Filippo Caranzano, Chiara Catalanotto, Gloria Ciardi, Andrea Cosentino, Carmelo Di Raimondo, Gianmarco Di Rosa, Tiziana Donadio, Gianluca Doria, Marco D’Urzo, Bruno Folco, Elisa Gandino, Erica Gily, Michela Giori, Bianca Guiso, Francesca Melchiorre, Van Luong Mura, Roberta Nicosia, Eleonora Paciullo, Ilva Pinna, Martina Pintus, Alice Risso, Cecilia Sartirano, Valeria Sciuto, Giulia Simone, Anna Simoni, Laura Sottosanti, Mattia Tempesta, Francesca Triolo, Nausica Xipolias, Chiara Zotti.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: disegnoperlemani@polito.it.
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