“Il bambino che parlava con la luce” a “Pordenonelegge”

L'interessante e utile libro di Maurizio Arduino, che racconta quattro storie di autismo, sarà infatti il 20 settembre al centro di un incontro tra l’Autore - che è responsabile del Centro Autismo e Sindrome di Asperger (CASA) dell’ASL CN 1 di Mondovì (Cuneo) - e Cinzia Raffin, cofondatrice della Fondazione Bambini e Autismo, all’interno di “Pordenonelegge. Festa del libro con gli autori”, la tradizionale manifestazione in corso di svolgimento nella città friulana

Copertina del libro "Il bambino che parlava con la luce" di Maurizio ArduinoCi sarà anche un interessante spazio dedicato all’autismo a Pordenonelegge. Festa del libro con gli autori, in corso di svolgimento nella città friulana. Domenica 20 settembre, infatti (Palazzo della Provincia, ore 12), Cinzia Raffin, cofondatrice della Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone e madre di un giovane con autismo, incontrerà Maurizio Arduino, responsabile del Centro Autismo e Sindrome di Asperger (CASA) dell’ASL CN 1 di Mondovì (Cuneo), condirettore della rivista «Autismo e disturbi dello sviluppo», oltreché già membro del Tavolo Nazionale sull’Autismo, presso il Ministero della Salute.

Al centro dell’incontro vi sarà il libro pubblicato nel 2014 da Arduino, per i tipi di Einaudi, intitolato Il bambino che parlava con la luce. Quattro storie di autismo, un’opera su cui si è soffermato a suo tempo su queste stesse pagine anche Gianfranco Vitale, sintetizzandone il senso in una solo parola, ovvero «utile».
In sostanza, come si legge nella presentazione editoriale, il libro di Arduino racconta di «un viaggio unico e commovente nelle vite di quattro pazienti autistici profondamente diversi fra loro, seguiti dall’infanzia all’età adulta. I drammi e le fatiche quotidiane delle loro famiglie, l’impegno, i dubbi, gli errori e i piccoli grandi successi compiuti nel tentativo di aiutarli. Da Silvio, che “guarda il mondo racchiuso in un granello di polvere”, a Cecilia che “lo osserva attraverso il movimento di una corda”, da Matteo che “non gioca con gli altri bambini, ma conosce le radici quadrate”, fino ad Elia che, “sommerso da voci, odori, suoni e colori, lotta per trovare la calma interiore”».

«Due voci, quelle di Arduino e Raffin, che – spiegano dalla Fondazione Bambini e Autismo – si incontreranno in un dialogo che ci avvicinerà un po’ di più al mondo degli “autismi”, definizione che meglio spiega l’eterogeneità di una condizione che si manifesta con sfumature molto diverse l’una dall’altra, ma che colpisce un numero crescente di persone». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: relazioniesterne@bambinieautismo.org.

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