Assunzioni nella scuola, quote di riserva e molto altro

Nel corso di un incontro con la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca garantisce che i problemi riscontrati nel piano di assunzioni della “Buona Scuola”, per rispettare le “quote di riserva” previste dalla Legge 68/99, verranno superati. Altri incontri con il Ministero saranno centrati invece sulla Proposta di Legge della FISH e dell’altra Federazione FAND, per migliorare la qualità dell’inclusione e sulla formazione degli insegnanti

Insegnante alla lavagna e alunni in classe«Il Ministero ci ha tranquillizzato rispetto a una questione su cui abbiamo ricevuto molte segnalazioni negli ultimi tempi: la quota di riserva sarà rispettata, nei termini previsti dalla normativa nazionale. In realtà la preoccupazione resterà fino alla pubblicazione della graduatoria della cosiddetta “fase C”, ma siamo fiduciosi che questo nostro incontro abbia portato a un impegno concreto».
A dichiararlo è Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), una cui delegazione – composta anche da Salvatore Nocera e Donata Vivanti – ha incontrato il sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca Davide Faraone, a proposito di una questione sollevata dal Comitato Spontaneo Riservistinruolo e rilanciata anche dall’Associazione ANIEF, riguardante il piano straordinario di assunzioni previsto dalla Riforma della Buona Scuola (Legge 107/15), che non avrebbe finora tenuto conto, nella “fase B” del piano stesso, delle quote riservate alle “categorie protette”, previste dalla Legge 68/99 (“Norme per il diritto al lavoro dei disabili”).

«Riguardo alla “fase B” – sottolinea ancora Falabella – è vero che ci sono state delle difficoltà di ordine tecnico nell’applicare le quote di riserva. D’altra parte, per quella fase le domande erano state già presentate dai vincitori di concorso e difficilmente si poteva dare il calcolo sull’effettivo numero di riserve. Ritengo però probabile che ora, in “fase C”, si “sani” la situazione, risolvendo e compensando forse anche con una lievitazione delle quote di riserva, un’ipotesi, questa, confermataci dallo stesso Ministero, cui abbiamo chiesto precisazioni in merito».
«La “fase B” – ha affermato in tal senso il sottosegretario Faraone durante l’incontro con la delegazione della FISH – era una “fase residuale”; con essa, cioè, sono stati occupati coloro che erano rimasti scoperti nella “fase A”. La priorità, quindi, non era dovuta, proprio perché residuale della “fase A”, dove era stata garantita. Alla fine del piano straordinario di assunzioni, nel suo complesso la percentuale sarà rispettata».

Sempre in àmbito scolastico, vanno segnalati anche altri incontri della FISH con i rappresentanti del Ministero, per parlare questa volta dei Decreti Attuativi della citata Riforma della Buona Scuola, relativi all’inclusione scolastica. «Porteremo avanti la nostra Proposta di Legge [“Proposta di Legge per migliorare la qualità dell’inclusione scolastica”, N.d.R.] – e se riusciremo a inserirne i contenuti nel Decreto Delegato, credo che avremo ottenuto il risultato che auspichiamo da tanto tempo». Durante un ulteriore incontro, poi, si parlerà della formazione degli insegnanti, sempre sull’inclusione scolastica.
Sarà invece l’Osservatorio Ministeriale per l’Integrazione, all’inizio di novembre, a occuparsi delle criticità emerse all’avvio dell’anno scolastico, a danno degli studenti con disabilità e delle loro famiglie. «In tale sede – conclude il Presidente della FISH – è presumibile e auspicabile che vengano individuate strategie di intervento utili a creare una stabilità d’inclusione per chi vive nel mondo della scuola». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.

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