Il Distretto Italiano del Prodotto Turistico Accessibile

«Finalmente 13 milioni di italiani e italiane con disabilità o bisogni specifici potranno scegliersi la propria vacanza accessibile, sostenendo al tempo stesso le associazioni di persone con disabilità»: parte da presupposti a dir poco interessanti #FattiPrenotABILE, Distretto Italiano del Prodotto Turistico Accessibile, iniziativa che ha tra i propri partner le Federazioni FISH e FAND e che è stata presentata il 9 ottobre, alla Fiera Internazionale del Turismo “TTG Incontri” di Rimini, sostenuta anche da un flashmob dedicato

Turisti con disabilità

Turisti con disabilità

Il 9 ottobre a Rimini è stato il giorno di #FattiPrenotABILE, presentato alla Fiera Internazionale del Turismo TTG Incontri. «Siamo diventati partner di questa iniziativa – sottolinea Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – prima di tutto per offrire ai nostri associati la possibilità di scegliere e prenotare le proprie vacanza in tranquillità e senza spiacevoli sorprese sul posto. La vacanza è un diritto, oltre che un’opportunità, che consentirà la realizzazione del diritto all’inclusione delle persone con disabilità. Secondariamente pensiamo che lavorando in sinergia con gli operatori turistici potremmo recuperare gran parte della ricchezza generata dai siti di travel e-commerce [agenzie di viaggio in internet, N.d.R.] che ora esce dal nostro Paese, impoverendo tutto il nostro tessuto economico».
«Ciò che ci rende orgogliosi ed entusiasti di essere partner di questa iniziativa – aggiunge Franco Bettoni, presidente della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali di Persone con Disabilità) – è l’idea di poter creare decine e forse anche centinaia di posti di lavoro per i nostri associati. Posti di lavoro altamente qualificati e stabili. Sarà un percorso lungo e difficile, ma siamo abituati ad affrontare e superare ogni tipo di barriera. Sicuramente le soddisfazioni ripagheranno gli sforzi anche dal punto di vista economico perché i valori in gioco sono enormi».
Ma di che cosa si tratta esattamente? Per spiegarlo, cediamo la parola ai responsabili di Village for all (V4A®), la nota rete che conferisce il marchio internazionale di qualità dell’ospitalità accessibile, che ha dato vita all’iniziativa insieme a eTravelDistrict, il Distretto Italiano dell’e-commerce, in partnership, come detto, con la FISH e la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali di Persone con Disabilità).

«Almeno una volta nella vita – spiegano di Village for all – tutti sperimentano problemi di accessibilità per sé o per i propri amici o parenti, spesso senza nemmeno rendersene conto, improvvisando soluzioni o rinunciando a trovarne, convinti che sia una sorta di mission impossible. Invece, affrontando il tema dell’accessibilità in modo professionale e sistematico, si scopre che la soluzione è più semplice di quanto immaginato. Infatti, per soddisfare una domanda così ampia ed esigente, non bastano pezzi di informazioni, prodotti e servizi sparpagliati senza coerenza e senza integrazione, cosicché si può dire che la qualità e l’attendibilità delle informazioni sull’accessibilità delle strutture sia il fattore discriminante tra una vacanza normale o impossibile. E tuttavia solo il cliente con esigenze di accessibilità può sapere con precisione quali informazioni sono utili e importanti per permettergli di decidere dove andare in vacanza; la soluzione, quindi, è fargli trovare le informazioni che gli servono».
«A questo tipo di cliente – proseguono dall’organizzazione fondata e presieduta da Roberto Vitali – che è sicuramente tra i più esigenti e sofisticati del mercato, servono misure e informazioni oggettive e affidabili sull’accessibilità (distanze, materiali, pendenze ecc.) e serve un sistema creato ad hoc che sia in grado di gestire queste informazioni, permettendo ricerche del tipo: “struttura turistica vicino al mare con percorsi (fino all’acqua) e alloggi accessibili con carrozzina larga 52 cm. Ristorazione con menu senza lattosio per i propri figli”. In particolare, questo tipo di cliente deve poter scegliere quale prenotare – tra le camere libere e adatte alle sue esigenze – e avere la conferma in tempo reale (online) con il numero di camera riservata; infine, il cliente medesimo deve poter sapere se, nei dintorni, può fare escursioni, corsi e attività adatti alle sue esigenze di accessibilità, per poter prenotare ciò che desidera insieme al soggiorno».

Per soddisfare dunque in modo adeguato una domanda così ampia ed esigente, serve un ecosistema digitale di prodotto turistico accessibile cui tutti gli operatori possano partecipare, pubblicando le proprie offerte o creandone di nuove. È questo il caso di eTravel District, che non si limita ad essere un “contenitore”, ma che è portatore di una vera e propria “rivoluzione” nel modo di fare travel e-commerce. Tramite infatti un’innovazione tutta italiana (riguardante gli algoritmi di ricerca e di indicizzazione delle offerte, i sistemi di affiliazione, quelli di promozione e distribuzione delle commissioni, nonché le politiche di prezzo e degli sconti), si ottiene un sistema aperto, indipendente, non discriminatorio, trasparente e solidale, che distribuisce ricchezza tra tutti gli attori, e non la concentra in mano di pochi, coinvolgendo in tale distribuzione anche le principali federazioni e associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie, che non a caso sono partner dell’iniziativa.
«Tutto il Distretto – spiega Vitali – si basa su un semplice, ma fondamentale cambio di prospettiva: non esistono, cioè, strutture turistiche che non siano in grado di rispondere ad almeno un’esigenza o un bisogno di accessibilità. Ad esempio, una struttura può non essere adatta ad accogliere un turista in carrozzina, ma essere perfetta per una persona sorda. Allo stesso tempo va ricordato che nessuna struttura può soddisfare tutte le esigenze di accessibilità. Ciò che manca, dunque, sono le informazioni corrette e affidabili che consentano di fare una scelta informata e responsabile, in base alle proprie aspirazioni e desideri, senza dimenticare le esigenze di chi viaggia in compagnia. Informazioni senza le quali non si possono soddisfare le esigenze di tanti clienti così esigenti. Siamo quindi di fronte a una vera e propria rivoluzione culturale, economica e tecnologica, basata sulla trasparenza e il coinvolgimento di tutti gli attori del mercato: clienti, federazioni, associazioni, operatori turistici e in particolare ogni tipo di struttura ricettiva».

La presentazione a Rimini di #FattiPrenotABILE, è stata preceduta anche da un evento molto speciale, ovvero da un flash mob sostenuto a distanza. Durante tale iniziativa si è twittato e postato, per un’ora nel pomeriggio, l’hashtag #FattiPrenotabile, con una successiva foto collettiva centrata sul banner relativo.
«In questo modo – spiegano i promotori – abbiamo voluto lanciare l’invito a tutte le imprese turistiche italiane perché facciano parte dell’eTravelDistrict, offrendo i loro servizi e diventando prenotabili per 13 milioni di italiani e italiane con disabilità o bisogni specifici. Il messaggio forte che abbiamo voluto dare è che possiamo fare business insieme, facendo vacanze per tutti, un business etico, che consenta di scegliersi la vacanza ideale, sostenendo anche le proprie associazioni». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@v4a.it.

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